Da nord a sud sono dieci le regioni italiane ad essere rappresentate al Salone del Libro di quest’anno. Tutte, seppur in modi diversi (per generi letterari emergenti, per case editrici…) hanno come obiettivo comune quello di voler rendere omaggio alla propria terra.

Nonostante le differenze, l’impressione che si ha girando tra gli stand è di un’Italia che vuole mantenere ben salde le proprie identitá storico-culturali, ma allo stesso tempo crescere e farsi conoscere. “Gli autori’’-afferma l’espositore calabrese- “si fanno apprezzare, non perché calabresi, ma perché capaci di apportare qualcosa di diverso al nostro Paese’’.

Stessa varietá la troviamo anche in Puglia e in Veneto, in quanto gli stand sono suddivisi per case editrici per dare spazio ad ogni tipologia di genere e di autore; del resto, come afferma la responsabile della regione Veneto: “Siamo una terra di grandi scrittori”.

Il Friuli-Venezia Giulia, invece, si è concentrato principalmente sul genere poetico e ha dato  spazio ad autori non solo friulani, ma provenienti da tutta la penisola.

Tante Italie in una sola si sono ritrovate proprio qui a Torino, per mostrare la bellezza delle  diverse sfumature che la nostra Nazione sa offrirci.

Chiara Leorato, Futura Paladino, Ines Rrokaj