Al Salone del Libro di Torino, presso la Spazio Book, si è tenuta una conferenza che ha visto come ospite d’onore la scrittrice francese Sophie Jomain e la presenza dell’autrice sedicenne Chiperi Cristina.

La Jomain ha presentato la sua saga, “Le stelle di Noss Head”, composto di 5 libri, dei quali sono due sono usciti in Italia, editi da Lain. Una storia avvincente, ambientata in Scozia, nei minimi dettagli: infatti, l’autrice, afferma d’averci lavorato parecchio, per evitare discordanze con la prima stesura, che aveva scritto di getto.

Prendendo spunto dai racconti mitologici e dalla famosa saga di “Twilight”, la trama è incentrata su Anne, una ragazza che si innamora di un lupo mannaro. Un connubio tra fantasy e paranormale, che, a detta della Jomain, è una pura invenzione dal punto di visto narrativo. Quello che è contenuto nel libro, invece, trova riscontri reali: il bacio fra la protagonista ed il lupo, ad esempio, è ispirato al bacio fra la Jomain ed il marito.

L’autrice, pur avendo a disposizione in Francia luoghi altrettanto belli e selvaggi, basti pensare alle foreste della Britannia, ha scelto un paese anglosassone, vicino ma straniero, per lasciare una forte impronta celtica.

“Quando, qui in Italia, alcune estati fa ho letto per caso ‘Twilight’, mi sono chiesta che tipi di racconti di questo genere ci fossero editi da autori francesi. Nessuno, o comunque davvero pochi. Quindi ho dato inizio a quel genere letterario che si sta formando in ogni paese” spiega la scrittrice.

Pensando poi ai progetti in cantiere, la scrittrice afferma che sarà difficile vedere una trasposizione cinematografia della saga, dal momento che il mercato anglosassone non è interessato a certi prodotti.

In relazione con la giovane autrice Cristina Chiperi, infine, si possono notare alcune differenze. Se da una parte, la scrittrice del bel paese ascolta e cerca di soddisfare le richieste dei fan, Sophie Jomain afferma di non riuscire a prestare orecchio ai lettori ed alle critiche, perché il racconto non sarebbe più lo stesso.

L’autrice, infine, afferma che la sua saga è sempre in evoluzione, facendo appunto evolvere i suoi personaggio dal basso, per raggiungere l’apoteosi.

Lorenzo Mollo, Costanza Maria Piglione      Liceo Alfieri Torino