Federico Faloppa per scrivere il suo libro si è posto una domanda essenziale ossia cosa sono le lingue e che rapporto hanno con il linguaggio. Attraverso le domande di Marco Aime, l’autore afferma che il suo libro, “Brevi lezioni sul linguaggio”, nasce da un’esigenza etica e vuole essere un testimone della conoscenza. Per Faloppa, infatti, si tratta di un’opera sul linguaggio, non sulle lingue, inteso come abilità umana. Sebbene le lingue conosciute siano circa settemila e la metà di queste non siano scritte, hanno in comune il tentativo di dar ordine ai pensieri umani e sono da ritenersi con lo stesso livello di complessità, sintassi, suoni e regole. La linguistica non basta a spiegare il linguaggio; ci sono infatti ancillari materie come antropologia, neuroscienze e morfologia. Sono state esposte alcune modalità di linguaggio, come il rapporto verbo-oggetto, l’intonazione o l’utilizzo della gestualità inconscia non verbale, a cui corrispondono visioni differenti della vita. La comunicazione infatti nasce da un gesto inclusivo che, evolvendosi con l’aggiunta di emissioni sonore, ha reso l’uomo un animale sociale. Nonostante possa sembrare improbabile, anche le lingue possono morire e quando queste scompaiono portano con loro una parte importante del patrimonio culturale dell’umanità.
Alessia Di Salvatore, Aurora Tesauro e Ada Pupella
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