La NOSTRA Alice…
Per noi ragazzi della classe IV dell’Istituto Alberghiero di Barge è stato particolare ed emozionante essere, per la prima volta, a contatto diretto con un vero e proprio scrittore.
Come tutti sanno raramente un lettore riesce a costruirsi un’idea chiara di come potrebbe essere l’autore di un libro letto; ognuno di noi, infatti, si era creato la propria idea dell’autrice del libro La Masnà.
Durante gli incontri abbiamo potuto vedere come queste idee venissero modificate, conoscendola a poco a poco.
La signora Romagnolo si è dimostrata una persona affabile e brillante ed ha saputo catturare la nostra attenzione ed il nostro interesse.
La NOSTRA scrittrice adottata si è mostrata allegra e disponibile a rispondere a tutte le nostre domande e curiosità, curiosa a sua volta di ascoltare le nostre opinioni ed impressioni e di conoscere le nostre aspirazioni.
Attraverso parole semplici e alla nostra portata, ha tentato di aprirci le porte di un mondo affascinante a noi “sconosciuto” e all’apparenza lontano dalla nostra realtà.
Chiacchierando siamo riusciti a trovare parecchi punti di contatto con lei; pensiamo anche noi come lei, che il mondo degli “Starchef” mostri solo una piccola parte della realtà del nostro mestiere.
In verità, infatti, il nostro lavoro è molto più duro di come appare e costringe a fare delle scelte importanti e a compiere alcuni sacrifici.
Questo la NOSTRA scrittrice lo ha colto al volo, ma non si è limitata a dirci cose già sentite, a parlarci di responsabilità facendoci la predica o a farci i complimenti per il “coraggio” della scelta.
No.
Come se fosse l’Alice di Carroll, Raffaella Romagnolo ha voluto immaginare di entrare nel nostro mondo e conoscere i piaceri e le difficoltà in esso presenti.
Domande dopo domande, studente dopo studente ( anche se dobbiamo ammettere che a volte ha dovuto tirarci fuori le parole con “le pinze”), è entrata nei nostri pensieri e ha scoperto aspirazioni, progetti e sogni e forse li ha fatti anche un po’ suoi, paragonando noi ragazzi e noi ragazze (con affetto) alle sue masnà.