Alla vigilia delle elezioni europee, che in Italia si terranno il 26 maggio, Erri De Luca approfondisce il tema dell’Europa, con l’auspicio di vedere un giorno la nascita degli Stati Uniti d’Europa . All’interno di questi confini sovranazionali è fondamentale il ruolo dei giovani; sono infatti coloro il cui voto dovrebbe valere di più rispetto alle generazioni precedenti, in quanto saranno loro a vivere nel futuro.

Ormai i nazionalismi appartengono al passato e nessun politico proporrebbe, secondo Erri De Luca, l’uscita dal’Unione Europea, tale proposta provocherebbe una perdita di consenso. Lo scrittore ha avuto delle vertenze nei confronti delle istituzioni europee, legate alle sua vicenda biografica: ha svolto un ruolo, durante la guerra dell’ex Jugoslavia, come autista di convogli umanitari. In quella occasione l’Europa non intervenne: lasciò che i bombardamenti nell’ex Jugoslavia continuassero mentre i paesi vicini continuavano a prosperare nell’indifferenza. Da queste premesse è iniziato l’incontro nel quale De Luca ha espresso la sua ferma convinzione che il futuro dell’Europa sia un’Europa unita, frutto della mescolanza di popoli. Per avvalorare la sua tesi è partito dalla storia , in particolare dalla storia della Magna Grecia. Valicando le montagne, risalendo i fiumi e navigando il Mediterraneo, i popoli hanno portato la loro cultura in altri paesi senza farsi ostacolare dalle insidie dei territori che dovevano essere conquistati. Dalla fusione di popoli, in seguito all’evento storico della Peste Nera avvenuta nel Trecento che ha decimato la popolazione, è nata la nuova Europa. In riferimento a questo evento De Luca ha espresso la sua convinzione che “noi siamo il risultato dei ceppi che hanno resistito alle epidemie”. I razzisti , contrariamente alla sua idea, negano l’esistenza di questa fusione e credono che l’Italia sia invasa. De Luca sostiene che non sia invasa ma che piuttosto sia da sempre terra di emigranti.

La conoscenza del greco ha permesso all’autore, che ha effettuato studi classici, di comprendere il vero significato della parola Europa; l’autore sostiene che derivi dal termine euporia, che indica un luogo facilmente raggiungibile. La UE è innanzitutto una strada libera in cui tutti sono considerati detentori di un patrimonio culturale accessibile anche ai migranti costretti a lasciare il loro paese dalla disperazione.

Valeria Lanero e Elena Primiceri, Liceo Alfieri