L‘incontro con l’autore Alessandro Gatti, basato sulla presentazione del suo libro Ciccio Frittata della collana Crepapelle (EL), inizia con una semplice domanda: “Chi è che pensa che leggere non sia divertente?”. Per dimostrare la sua idea chiede a dei volontari di farsi avanti e li invita a leggere in diversi modi, per esempio con la lingua attaccata al palato, un brano tratto dal suo libro. Risate generali: ecco dimostrato che leggere è divertente! Però l’autore precisa che ciò che rende divertente un libro non è il modo di leggerlo, ma il suo contenuto. Allora inizia lui stesso a leggere il suo libro, marcando i diversi toni di voce dei personaggi e presentandoci in modo scherzoso e divertente la storia di Ciccio Frittata, un piccolo inventore che un giorno scopre che i nonni hanno un problema con un ladro di soprammobili e, per proteggerli, si ingegna a costruire un antifurto. A questo punto Alessandro lascia da parte la storia chiedendo ai bambini di immaginare e di spiegare quale tipo di antifurto hanno in mente: dalla grande fantasia dei ragazzi scaturiscono idee diverse, tra cui un antifurto con laser super futuristici! 
Per concludere Alessandro spiega ai bambini l’idea dell’antifurto di Ciccio: “Gattifurto Ciccio”, che si ottiene legando insieme con una corda la porta e la sedia dove dorme il gatto della nonna (un gatto estremamente irascibile che non vuole mai essere disturbato) cosicché, se un ladro sprovveduto apre la porta, il gatto si sveglierà estremamente arrabbiato e gli salterà addosso.

L’incontro è stato divertente e, a mio parere, i bambini che vi hanno assistito si sono divertiti e hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie idee.
Mi è piaciuta molto l’espressività con cui Alessandro Gatti ha letto il suo libro, perchè è riuscito a “far vivere” i personaggi e le loro emozioni. E poi, perché non dovrebbe essere divertente leggere?

Matteo, 2 H, SMS Peyron-Fermi

reporter Fuorilegge