In coincidenza con le celebrazioni per Sa Die de sa Sardigna gli studenti della classe 5 articolata (enogastronomia-accoglienza) hanno potuto incontrare lo scrittore Piergiorgio Pulixi; l’emergenza “coronavirus”, infatti, non ha fermato la didattica, né tantomeno il progetto, partito ad inizio anno scolastico e riadattato in corso d’opera.
L’ iniziativa Adotta uno Scrittore, progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino, offre a studenti e studentesse l’opportunità di confrontarsi direttamente con autori e autrici; la sezione carceraria dell’ IPSAR e la classe 5 art. anche quest’anno hanno aderito con entusiasmo al progetto, sulla scia dell’esperienza vissuta lo scorso anno, che si è rivelata altamente formativa e profondamente significativa per studenti e docenti.
E se la chiusura delle scuole ha, purtroppo, impedito lo svolgimento dell’incontro “in presenza”, fortunatamente la tecnologia ci è venuta in aiuto; gli alunni della classe 5 del corso diurno hanno infatti potuto partecipare alla videoconferenza, mentre gli studenti della casa circondariale potranno comunque visionare la registrazione dell’incontro.
La scelta è caduta sul romanzo noir L’isola delle anime, nel quale Pulixi sviluppa con grande maestria due trame che raccontano “cold cases” (casi insoluti) avvenuti in Sardegna in epoche diverse. Il linguaggio dell’autore riesce a far vivere al lettore atmosfere, profumi e sapori della nostra isola, una Sardegna autentica, aspra ma ricca di tradizioni, storia e suggestioni.
Nel corso di un’ora e mezza di video collegamento gli studenti con le insegnanti Angela Vaudo, Cecilia Bosu e Alessandra Biddoccu hanno potuto porre numerose domande allo scrittore, il quale si è dimostrato estremamente disponibile ed attento; insieme si è riusciti ad entrare nel merito non solo del romanzo, dei suoi personaggi, dei suoi tanti significati, ma anche dell’arte dello scrivere e del lavoro di uno scrittore.
L’incontro è stato preceduto da un intenso lavoro di lettura del testo e comparazione con altri scrittori sardi, come la Deledda; gli alunni hanno inoltre elaborato diversi percorsi archeologici seguendo i luoghi del romanzo, e percorsi gastronomici con i piatti della tradizione regionale di cui il romanzo è ricco. Non è mancato uno sguardo all’isola attraverso gli occhi di visitatori stranieri, con l’elaborazione di collegamenti in lingua inglese, a partire da una citazione di D.H. Lawrence con cui si apre “L’isola delle anime”.
La mattinata si è conclusa con un “arrivederci”, la speranza di poter stringere la mano all’autore qui ad Alghero e la conferma che i libri sono ponti che riescono a farci incontrare, oltre qualunque barriera.
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