Ospitalità: così è intitolato il nuovo libro del professor Placido Sgroi. L’immigrazione è un problema sulla bocca di tutti, ma non si tratta più di un fenomeno marginale, coinvolge tutto il Mediterraneo, e non si tratta più di immigrati, ma di veri e propri profughi.
Alla presentazione del saggio erano presenti anche il poliedrico Goffredo Fofi, suor Giuliana Galli, fondatrice di un ONLUS che si occupa della salute psichica degli immigrati, e la giornalista Ritanna Armeni, che hanno discusso di questo problema con riferimenti alla teoria della sacra ospitalità greca. Sgroi, infatti, sostiene che nell’ospitalità il dono arrivi da ambo le parti: chi viene ospitato riceve una casa e chi ospita viene trasformato e riceve il valore della generosità. Questo concetto può essere riassunto nella frase di suor Giuliana: “L’ospite non voluto richiama la dimensione dell’umanità”.
In realtà Sgroi ha deciso di parlare di questo tema con toni filosofici e teologici, facendo meno riferimento alla sociologia, richiamando la contraddizione tra la visione dell’ospitalità dall’ etica e dalle leggi. Eppure proprio in Veneto, regione di Sgroi e suor Giuliana, hanno detto no alla proposta di ospitare i profughi: perché? La risposta è che forse hanno dimenticato di essere anch’essi figli di immigrati, e sia le istituzioni sia il popolo veneto preferiscono tenersi i pochi beni che hanno per sé stessi piuttosto che condividerli.
Federico Albert, Costanza Avvico #RedazioneAlfieri
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