Arturo e Giovanni sono due fratelli che vivono nella periferia milanese. I genitori hanno un rapporto difficile, costellato di litigi e malumori, c’è la crisi economica  e il padre ha perso il lavoro.

In un fine settimana come un altro, mentre con il papà stanno andando in montagna, Giovanni, il più piccolo, dice di non vederci più. Subito non sembra una cosa grave, forse è solo stanco. Ma ecco che la domenica mattina, giocando nella neve, cade in un burrone a causa di un nuovo episodio di cecità.

Viene subito portato in ospedale dove racconta ai medici la causa di quella caduta.  Anche dopo analisi, ecografie, esami di ogni tipo non si riesce a capire il motivo di questa malattia e quindi a trovare la cura.

I genitori e Arturo sono preoccupati e molto tristi. L’unica persona che riesce a riportare un po’ di felicità nel cuore di Arturo è Sofia, sua compagna di scuola, che sa sempre strappargli un sorriso.

E a riaccendere la luce negli occhi di Giovanni saranno la speranza e l’affetto che gli amici e parenti gli trasmettono.

Ho trovato questo libro interessante e istruttivo e l’autrice è stata molto brava a esprimere e a far capire al lettore i problemi di una famiglia come tante.

Dovremmo prendere esempio da Sofia: anche nei momenti più tristi non dobbiamo chiuderci in noi stessi, ma cercare di dirci: “Coraggio! La vita va avanti.”

Emi Palmieri, 2 H, Scuola media Peyron

redazione FuoriLegge