Le tecnologie e l’intelligenza artificiale sono realtà sempre più sviluppate e diffuse, ma come possono dare un contributo positivo al mondo del lavoro? Il Festival di Internazionale di Ferrara ha trattato questi temi in “Macchine al lavoro”, con ospiti Maurizio Landini, segretario di CGIL, e il giornalista britannico Paul Mason.

I due si sono alternati negli interventi mettendo in risalto alcuni aspetti del rapporto tra tecnologie e lavoro. Landini ha sottolineato l’importanza della formazione nella conoscenza e nell’utilizzo consapevole dei mezzi da parte del personale impiegato, in modo tale che le macchine possano esprimere le proprie potenzialità rimanendo sempre sotto il controllo umano. Continuando nel suo intervento ha anche sostenuto che è obiettivo del sindacato ottenere il diritto a queste ore di formazione. Ha inoltre aggiunto che le istituzioni devono essere in grado di rappresentare tutti i tipi di lavoratori, convinzione che, soprattutto di recente, la sinistra italiana ed europea non sempre è riuscita a mantenere.

Dal canto suo Mason ha incentrato il discorso sul maggior potere che la tecnologia offre alle grandi aziende ed élite, che nel mondo la controllano. Grazie all’utilizzo delle informazioni infatti pochi possono avere potere su molti, senza che i lavoratori  abbiano più rilevanza nel processo produttivo come una volta.

Si è affrontato  anche lo sfruttamento dei media da parte di molti politici che, creando confusione e disinformazione, riescono a emergere come figure di spicco. Infatti “quando internet arriva nelle piazze” (ad esempio ad Hong Kong), le strategie mediatiche delle destre falliscono.

Tornando poi al tema del rapporto tra tra uomo e macchina nel lavoro, Mason ha condiviso alcuni pensieri di Landini, aggiungendo che l’uomo è stato richiamato a compiere lavori manuali laddove è più economico rispetto ai macchinari, ad esempio nell’autolavaggio.

Nel rapporto tra uomo, macchina e lavoro si cerca dunque un equilibrio non sempre facile da raggiungere.

Menegatti Emma e Sartini Matteo