Domenica 6 ottobre, presso l’oratorio San Filippo Neri, con la conduzione di Daniela Finocchi le autrici del Concorso letterario nazionale Lingua Madre Andreea Luminita Dragomir, Bahar Heidarzade e Amàlia Lombarte del Castillo hanno raccontato i loro progetti per il concorso Lingua Madre che da quattordici anni racconta, attraverso le loro parole e le immagini, le storie delle donne straniere (o di origine straniera) che scrivono in italiano.
Andreea Luminita Dragomir, di origini rumene, è la vincitrice del Premio Speciale Slow Food-Terra Madre.
Si è commossa parlando di Gabriella Montone, sua mentore e amica, che è stata di grande ispirazione per la stesura del suo libro “Un lascito”; all’interno del quale l’autrice rievoca ricordi del passato della sua terra attraverso i profumi e i sapori.
Andreea inoltre ha parlato del rapporto conflittuale che ormai ha con il suo paese, nel quale non si sente più accettata ed è quasi ritenuta una traditrice.
Bahar Heidarzade, studentessa iraniana della scuola Albertina, tramite la sua foto “Parlo con te”, ha vinto il primo premio Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Racconta i limiti delle donne nel suo paese nel quale non torna da anni per motivi politici.
La catalana Amelia Lombarte, vincitrice del terzo posto con il suo racconto “Ora che posso farlo”, una sorta di dialogo interiore avvenuto con sua madre davanti a uno specchio, attraverso il quale è riuscita a interiorizzare il rapporto con quest’ultima.
La lingua italiana le ha permesso di analizzare in maniera oggettiva la figura materna, processo che non è riuscita a compiere con la lingua spagnola che non le permetteva di mettere una distanza giusta tra lei e le sue emozioni.
Aurora Tesauro e Alessia Di Salvatore
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