Non è uno dei sentimenti più positivi, ma nella mappa, che PordenoneLegge non trascura neanche quest’anno, va messo. L’odio è affidato alla giovane scrittrice Veronica Raimo che scherza dicendo di aver scelto il sentimento giusto, in quanto nei mesi precedenti l’incontro ne è stata travolta. L’autrice introduce l’argomento parafrasando una frase inizialmente dedicata all’amore: “L’odio è tutto, ma è anche tutto ciò che sappiamo sull’odio”. Ha continuato definendo l’odio attraverso le sue caratteristiche. L’odio, citando Oscar Wilde, distrugge tutto ciò che gli sta intorno; la vera essenza dell’odio è quella di autorigenerarsi: non vuole fermarsi e noi possiamo solo imparare ad odiare sempre di più e sempre meglio; non accetta limiti né sconfitte ed ha all’interno una varia serie di altri sentimenti, come la vendetta ed il rancore. Attraverso citazioni di famosi autori della letteratura mondiale, Veronica Raimo evidenzia diversi aspetti di questo sentimento, come la necessità del soggetto odiato, che dev’essere alla nostra altezza perché non accetteremmo mai di odiare qualcuno di miserabile; o come la percezione che ciò che odiamo negli altri è spesso ciò che odiamo in noi stessi.

Numerose le domande del pubblico, dalle quali la scrittrice ha spesso preso spunto per parlare di aspetti sempre più specifici dell’odio. Una domanda particolarmente interessante, ha proposto il sentimento come eroico, affermazione con la quale la Raimo non concorda. Un ultimo aspetto trattato di questo sentimento è stato quello dell’odio ricolto a sé stessi, spesso conciliato con la paura di un confronto con l’altro.

Giovanna Buzzo