Da anni, nell’ambito di varie manifestazioni, incontro nelle scuole bambini e ragazzi e mi sono convinto fin dall’inizio che confrontandomi con le loro domande e curiosità sui libri, la scrittura e la lettura stavo buttando i semi importanti, senza sapere come e quando sarebbero germogliati, ma abbastanza tranquillo sul fatto che prima o poi avrebbero prodotto frutti colorati, succosi e saporiti.

Ma sono sempre stato ancora più sicuro che io stesso avrei ricevuto molto dai miei interlocutori e molto da loro avrei imparato.

Mi è capitato nel corso del tempo, di incontrare ragazzi da cui ho avuto consigli su libri, film, fumetti o serial televisivi, scoprendo così autentiche chicche. Ho ricevuto in varie occasioni vere e proprie lezioni di vita, per esempio vedendo la tenacia con cui bambini con difficoltà varie si aggrappavano alla scuola e al sapere per cercare di superare i loro problemi.

Ecco, qualcosa di simile mi è successo a Priocca. Mi sono trovato davanti una classe 3.0 (si dice così?), insomma un gruppo di ragazzi dotati di strumenti informatici raffinati e in grado di saperli usare al punto di insegnare agli adulti del paese come muoversi tra Internet e social network.

Una classe che sarebbe stata anche in grado di insegnarmi un modo rivoluzionario (almeno per me) di interfacciarmi con il mio editor durante l’editing di un libro. Occhio! Ho usato il condizionale non a caso. Perché a questo punto il problema sono diventato io, praticamente analfabeta digitale, che facevo una fatica immane a cercare di capire quello che mi si stava spiegando. Comunque grazie ragazzi. Penso che anche i prossimi saranno incontri colmi di sorprese e di cose interessanti. Per me e per voi. E grazie anche all’insegnante Laura Ragazzo che mi pare abbia capito a fondo quello che il grande Tullio de Mauro ha affermato parecchie volte. Che alla fine nella scuola la tecnologia più importante è la testa del docente.

Marco Tomatis

Leggi anche il report del primo incontro scritto dalla Professoressa Laura Ragazzo della scuola Media Nino Costa di Priocca