Torino, 4 ottobre 2014. Ore 19,30. Cala la sera sui  Portici di Carta e si accende l’atmosfera giusta per ascoltare la presentazione di Bruno Gambarotta del nuovo giallo “MemoNoir” edito da Golem e scritto a dodici mani, quelle di Rocca Ballacchino, Fabio Beccaccini, Maurizio Blini, Marco Dibenedetto, Patrizia Durante, Fabio Gurelli, Andrea Monticone, Enrico Pandiano, Luca Rinarelli, Massimo Tallone.
I dodici autori si presentano in modo originale leggendo ciascuno un brano di autori che li hanno ispirati.
L’idea iniziale è di Giorgio Ballario, che riunisce gli altri giallisti intorno al progetto che poi il 17 di aprile 2014 diventa un vero e proprio gruppo.
Gli scrittori sono riuniti per raccontare la città di Torino seguendo i suoi cambiamenti e creandone dodici sfumature diverse. Ed è proprio questo il punto forte della squadra, riuscire a raccontare qualcosa partendo da percorsi culturali e professionali e passati diversi. Le loro idee si dirigono verso uno stesso obiettivo, la creazione di MemoNoir, un’agenda cartacea che riesce a dare visibilità a tutti i dodici partecipanti del gruppo e per far nascere qualcosa che possa durare per un anno intero.
Ma perché Torino?
Perché Torino fin da subito li aveva colpiti per i suoi due volti: quello solare e quello sotterraneo e da li la voglia di raccontarla con un giallo descrivendo gli aspetti negativi e positivi in un unico colore: il grigio. Inoltre Torino è una grande città ispiratrice per la varietà dei suoi abitanti, per la bellezza e la misteriosità dei luoghi. anche gli autori non Torinesi pensano che la città della Mole sia di grande ispirazione piena di trasformazione, ricca di bellezze e fornisce spunti narrativi infiniti che non possono non essere raccontati.

Il libro sarà disponibile dalla prossima settimana nelle libreria complici (che si possono trovare sul sito torinoir.altervista.org).

Ludovica Sabato e Marta Tolosa