In una piccola provincia tutti si conoscono, in una piccola provincia tutti si vedono ma non si guardano veramente. In una piccola provincia si consuma l’infanzia, i drammi, le violenze perpetrate sul corpo di Eva, l’omertà e il silenzio dei suoi persecutori, l’ignavia complice degli adulti. É una sorta di pentola a pressione dove si usano gli altri come materiali per sentirsi vivi.
Eva subisce le violenze dei suoi unici amici, e questo rappresenta l’unica modalitá per lei per sentirsi parte del gruppo. La difficile situazione famigliare unita all’adolescenza rappresentano per Eva un’ostacolo da superare ma da cui fugge. Eva sta crescendo e l’amicizia rappresenta un luogo in cui non puó essere liberamente.
Lize Spit, é stata dichiarata vincitrice del Premio Strega Europeo nel 2018 con il suo nuovo romanzo Si Scioglie. É una scrittrice visiva, ogni paesaggio le trasmette emozioni diverse e i fatti veicolano informazioni sull’interioritá delle persone. Lize si riconosce in Eva, e in entrambi i casi la memoria e il ricordo dell’ infanzia vissuta in paese sono il filo conduttore delle loro vite da adulte. ”Le persone durano meno delle bottiglie di vetro, le memorie durano piú delle bottiglie di vetro” dice Lize riferendosi alla vicenda di Eva. L’importanza attribuita alla memoria é riscontrabile anche nell’ utilizzo simultaneo dei media e del cartaceo, che coinvolgono il lettore e creano un ponte tra passato e presente. Una scrittrice giovane, frizzante e che trasmette temi importanti tramite storie intriganti e nuove, in uno scenario dimenticato come la provincia ma che caratterizza la vita di milioni di ragazzi.
Chiara Marchesin
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