Cosa c’entra Teresa Porcella, che insegna progettazione editoriale alla Scuola Internazionale, col metodo Montessori? Tutto parte dal diario di una vecchia zia che in Sardegna era maestra e utilizzava a scuola proprio questo metodo. L’autrice, incuriosita dallo scritto, ha deciso così di progettare un libro dedicato a Maria Montessori ed al suo lavoro.

Ma cosa raccontava questo diario? Si parlava di un nuovo modo di educare che dava molta libertà all’alunno, lasciandolo libero di scegliere ciò che rispondeva alle sue attitudini, mentre l’insegnante aveva il compito di spiegare all’alunno, se non l’avesse capito, lo svolgimento dell’esercizio senza però dirgli la soluzione. Maria Montessori, ideatrice del metodo di studio, era un medico che cominciò ad interessarsi ai bambini, lavorando in un manicomio dove molti di loro erano trattati come gli adulti, senza considerazione per la loro giovanissima età.

Il romanzo racconta la storia di Michael, che viene mandato dai genitori a trascorrere tre settimane in una farm montessoriana dove scoprirà la presenza di un gruppo di ragazzi che vuole impadronirsi del videogioco basato sulla vita nella farm.

Molti grandi nomi, che oggi operano nella realtà virtuale, provengono da scuole montessoriane, ad esempio Jeff Bezos, Will Wright, Jimmy Wales, Larry Page e Sergej Erin: questo metodo lascia il segno!

Gabriele Dormelandi Scuola Media Peyron – Salvatore Foti, tutor Fuorilegge, Liceo Galileo Ferraris