Sono appena uscito dall’aula dopo il terzo e ultimo incontro con gli Studenti casalesi dell’Istituto Balbo e già avverto un’intensa nostalgia! E’ stata un’esperienza appassionante. Me ne sono accorto subito, ancora prima di arrivare a Casale Monferrato. Nelle telefonate e nelle mail con la Professoressa Elisa Deandrea e con il Preside Riccardo Calvo c’erano una serietà e un entusiasmo che non lasciavano dubbi, una cura ammirevole nel preparare ogni lezione, nello scrutare ogni dettaglio dei testi poetici. E in questo genere di incontri la preparazione è tutto. I ragazzi devono vivere un’attesa, quasi un rito, devono conoscere a fondo i versi recitati dal poeta, devono farli loro prima di udirli a viva voce, devono entrare in un rapporto intimo, simbiotico e necessario con le parole che sentiranno pronunciare. E così è avvenuto. Quando sono entrato in classe per la prima volta, sabato 5 marzo, ho visto subito che c’era stato un lungo lavoro alle spalle, che i ragazzi avvertivano la necessità e l’esigenza di conoscermi, dialogare, fare domande, capire le zone oscure di un libro – il mio ultimo libro, Incontri e agguati – su cui si erano interrogati a lungo in precedenza e che ora poteva rivelarsi con più chiarezza ai loro occhi. Domande, risposte, riflessioni, dubbi, preferenze, incertezze, altre domande e altre riflessioni, anche al di fuori dell’aula scolastica: il tempo è volato e la Poesia, anche questa volta, ha fatto sentire la sua voce e la sua verità.
Milo De Angelis
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