Minibombo, una casa editrice rivolta ai piccoli ( dai 2 ai 6 anni ) e ai grandi che leggono con loro, nata nel 2013 a Reggio Emilia, ha tenuto una conferenza nell’oratorio San Filippo Neri in occasione dell’evento di “Portici di Carta” a Torino.
L’identità del progetto, come ha spiegato l’editrice Silvia Borando, si basa su tre idee: semplicità, gli elementi sulla pagina devono essere solo quelli strettamente necessari alla narrazione e i disegni devono essere riconoscibili, partecipazione, ognuno deve essere in grado di aggiungere del suo e gioco, bisogna cercare di trasmettere la spensieratezza e la leggerezza.
Il nome del progetto nasce dalla ricerca di un animale simpatico e dopo una lunga disputa la loro scelta è ricaduta sul bombo. Questo piccolo animale è facile da stilizzare, produce un suono tranquillo e bonaccione e non punge. Il prefisso mini serve per indicare che è rivolto ai bimbi più piccoli.
L’impostazione sintetica dell’impaginazione e i disegni stilizzati sono dovuti al fatto che i progettatori nascono come grafici e non illustratori.
La casa editrice offre inoltre una parte virtuale ampia e strutturata. Il sito internet ha spunti di attività di gioco che ciascuno può fare con i propri bambini e per alcuni titoli di libri esistono anche app digitali con altre tipologie di giochi.
Minibombo con i suoi colori accesi incuriosisce e diverte e con gli effetti a sorpresa sorprende sia grandi che piccini.
Giulia Boffa
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