Le onde dei motivi musicali lo trascinavano. Componeva ininterrottamente, o per meglio dire, qualcosa componeva dentro di lui, anche durante il sonno o il concerto di qualcun altro; anche volendo non poteva smettere.

Trovava senza cercare: era come se le melodie delle sue composizioni stessero sospese in aria e lui dovesse solo tendere la mano per afferrarle, sì, come se fossero già scritte nei cieli e dettate a lui solo…

Mozart è speciale… Fin da quando è in fasce riconosce la musica e ne è allietato. Man mano che cresce, crescono in lui anche l’interesse per la musica e un talento senza precedenti. Sin da piccino, preferisce giocare sotto il clavicembalo: basta un piccolo tocco su un tasto per far sì che la sua attenzione si distolga dai giocattoli e il suo viso si apra a uno splendido sorriso. Compone ed esegue la sua musica come se essa fosse già tutta scritta nella sua mente….

Grazie alla sua straordinaria bravura, ancora bambino, in compagnia del padre e della sorella, anch’ella bravissima musicista, ma in parte oscurata dal precocissimo talento d Amadeus, parte alla volta di numerose corti in tutta Europa, dove viene acclamato dagli ascoltatori, sbigottiti quando lo sentono suonare o talvolta comporre. All’età di quattordici anni il geniale Mozart viene insignito del titolo di Cavaliere dello Sperone d’Oro da parte del Papa.

Ma crescendo il genio non viene riconosciuto proprio nella corte che gli era più cara: quella di Vienna, dove non gli verranno tributati gli onori che invece riceverà alla corte di Praga.

Questo libro narra la biografia di Mozart, dalla nascita alla morte, ma in maniera fresca e divertente grazie ad un piccolo espediente: a narrarci le vicende è il diario di Josefina Duskovà, cantante amica del grande musicista. Tra i vari brani del manoscritto vi sono poi delle spiegazioni che inquadrano il contesto storico ed i fatti accaduti e che vengono attribuite ad uno sconosciuto, entrato in possesso del suddetto diario. In questo modo ci caliamo negli eccessi e nei baratri di colui che è stato riconosciuto solo tardivamente come un vero genio: Mozart.

Mozart. Mia bella fiamma, addio, Zdenek Mahler, trad. di  Alena Dosko, Albatros

Sara Micheletto_reporter Fuorilegge