In quest’ultima giornata del festival Internazionale 2016,al Teatro Comunale si è tenuto l’incontro con il tema migrazioni, alle ore 14:00. Gli ospiti invitati all’iniziativa”Muri, rifugiati ed ed egoismi internazionali” sono: Andrea Bohm, Loris de Filippi, Nick Malkoutzis , Stefano Manservisi ,Eva Giovannini e i disegnatori Mauro Biani ,Marilena Nardi e Marco Tonus che hanno realizzato vignette dal vivo. Il tema trattato nell’incontro è le sfide dell’Europa sull’immigrazione.
Il primo a prendere parola è Stefano Manservisi, che tornato dall’ultima riunione dell’Unione europea, ci confessa che il problema delle immigrazioni in Ungheria è una sfida verso il diritto da parte dello stato bulgaro, in quanto va contro gli accordi presi in merito ai richiedenti asilo durante il congresso di Ginevra. Il problema dei flussi migratori si potrebbe risolvere, ma da parte del governo non c’è la volontà di risolverlo. In queste ore il governo bulgaro si trova a votare un referendum pro o contro l’accoglienza dei migranti.
Il prossimo turno è di Loris De Filippi, direttore di MSF: ci confessa di non aver più preso i soldi forniti a MSF da parte dell’U.E. (7.8%), per rinunciare a mescolare le carte utilizzando le associazioni umanitarie per tenere al di là del confine gli immigrati. Un altro motivo che ha spinto Loris ha rifiutare i finanziamenti da parte dell’U.E: è lo sdegnoso fatto che questa ha posto sanzioni per chi non contiene i flussi migratori.
L’Europa con il tratto turco-europeo, “mette a posto” persone senza vedere i dati demografici dei paesi che li accolgono. Questi, infatti, hanno un indice demografico maggiore rispetto ai paesi europei e comunque non si rifiutano di prestare soccorso. “Problema che non ci deve riguardare. Noi meritiamo di vivere in Europa, ce lo siamo guadagnati”. Secondo Loris De Filippi l’Europa ha necessità di cambiare, effettuare un cambiamento immediato.
Il terzo a parlare è Andrea Bohm, referente tedesca e giornalista della rivista tedesca Die Zeit. La giornalista sostiene che lo stato tedesco al momento si trova nell’occhio del ciclone in quanto ha contribuito con l’accordo turco, dove l’Europa stanzia sei milioni di euro affinchè il governo turco si occupi dei numerosi migranti che transitano in Turchia per poi recarsi in altri posti a cercare riparo e fortuna. Ci tiene però, a dirci che la prima ministra tedesca Angela Merkel non si dispiace di nulla, l’unica cosa che si rimprovera é di non essere stata più reattiva sulla questione. La giornalista sostiene che finchè si rimane su questo stato di dicotomia non si affrontano le cause. Serve un dialogo per affrontare il problema degli immigrati siriani e non solo. “Stiamo solo osservando,senza qualcuno che abbia il coraggio di fare il prossimo passo”.
L’ultimo a prendere la parola è il giornalista di Kathimerini English, Nick Malkoutzis. Il giornalista greco ci fa sapere che lo stato greco non riconosce la Turchia come un paese terzo e sincero e ha difficoltà a respingere immigrati sapendo che la Turchia non dà loro protezione. Anzi lo stato turco utilizza i bambini dai 6 ai 12 anni, per la produzione in ambito vestiario e agricolo “ma poi la mosche non gliela costruiamo”.
Nick pensa che dopo la crisi monetaria che ha investito la Grecia questa sarebbe riuscita a risolvere anche la crisi dei rifugiati non entrando così in una crisi ben peggiore. Il giornalista ci confessa che alcuni leader trovandosi in difficoltà tendono a cercare un capro espiatorio . Spesso è rappresentato dai migranti e in questo periodo anche rappresentato dalla Grecia. In conclusione Nick pensa si dovrebbero fare progetti alternativi ,alleanze con i paesi del sud del mediterraneo ,progetti non ancora nella prospettiva dell’U.E
Anna Di Garbo e Francesca Menegatti
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