La fredda Russia prestaliniana di Evgenij Vodolazkin è stata ospitata oggi al Salone Internazionale del Libro. L’autore, affiancato dallo storico Alessandro Barbero, ha presentato il suo ultimo romanzo L’Aviatore (Francesco Brioschi Editore) nella Sala Internazionale. L’opera narra le vicende di un uomo che si risveglia nella Russia di fine Novecento dopo essere stato congelato in un lager nel 1932. Il romanzo è ricco di riflessioni del protagonista che dopo un lungo periodo trascorso in una situazione d’incoscienza, torna alla vita e si innamora. Nonostante la cornice narrativa sia basata su flashback ambientati nella Russia zarista, non è da considerarsi un romanzo storico. Vodolazkin ha infatti esposto la sua personale visione della storia durante la conferenza: egli afferma che la storia generale, che riguarda tutti, sia il risultato dell’insieme delle esperienze di vita di tutti gli esseri umani. Per questa ragione se si studia solo la storia generale senza calarsi nell’esperienza personale, non impariamo nulla perché a essere di insegnamento morale sono solo le biografie.
Rispondendo a una domanda, l’autore ha ricercato i motivi della prima guerra mondiale individuandoli nell’aggressività umana che inevitabilmente si è manifestata attraverso il conflitto. In aggiunta secondo lo scrittore, il passato è una costante nella letteratura russa perché ancora oggi è una questione irrisolta. La Russia odierna si trova davanti ad una storia caratterizzata da elementi positivi, in particolare manifestazioni culturali come la grande letteratura russa e il balletto, e altri negativi, come i lager. L’errore sta nel vedere la storia come bianca o nera, mentre andrebbe studiata in maniera differente a seconda delle sfumature che essa assume. L’autore afferma con decisione di essere stanco del passato e preferisce guardare avanti; oggi egli vede una Russia desiderosa di ordine che guarda in maniera ambigua al passato staliniano.
Evgenij Vodolazkin ha terminato paragonando i suoi connazionali a organismi marini abituati a tal punto a star sotto pressione da non poter sopravvivere in superficie.
Alice Astegiano, Alessia Di Salvatore
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.