Nello spazio Duecento del Salone del Libro Enrico Pandiani, Massimo Tallone e Giorgio Ballario hanno tenuto la conferenza intitolata “Il noir ci salverà”.

Sono infatti tre degli undici scrittori torinesi che dal 2013 (da quando è nato il collettivo di scrittori di cui fanno parte) non solo si aiutano e si scambiano pareri durante la stesura dei propri libri, ma soprattutto collaborano alla realizzazione di un’antologia di racconti noir: Montagne in noir

Come si evince dal titolo, la raccolta comprende una serie di storie, ambientate in montagna, di genere noir. Ma cos’è il noir?

Gli scrittori presenti hanno dato pareri differenti che però si compenetrano a dare un’unica definizione: è un giallo raccontato dal punto di vista dell’assassino, che non si conclude con una chiara risoluzione degli eventi, ma dà adito a più possibili risposte che creano un alone di mistero.

Giorgio Ballario ha affermato che ” il compito del noir è smascherare le finzioni di cui il mondo ci circonda, cercare ed esorcizzare il male“. Quest’ultimo è dunque l’elemento centrale del noir, come viene ribadito anche da Massimo Tallario che lo definisce ” un fluido che ha solo bisogno che gli si lasci spazio per insinuarsi ovunque”.

Per questo, ricollegandoci al titolo della conferenza, il noir ci può salvare: perché è capace di individuare le varie sfaccettature del male e di superarle attraverso la consapevolezza della sua esistenza.

Lo scrittore noir quindi dev’essere un po’ come un giardiniere che rivanga la terra per fertilizzare il terreno e dare vita a nuove piante, cioè deve scavare nella realtà per trovare nuovi stilemi e modi di scrivere perché il male trova sempre differenti modalità di presentarsi.

Questi tre autori in particolare hanno scelto di ambientare i loro romanzi a Torino. Perché proprio questo luogo? Non solo per il fatto che è la loro città d’origine, ma soprattutto perché per Giorgio, ad esempio, Torino ha una storia e un’atmosfera particolare, pur essendo una metropoli come le altre. Anche Enrico la vede come una città globalizzata ma conosce tutte le sue dinamiche e la può descrivere con onestà. Per ultimo Massimo trova un’identità singolare in Torino, sebbene abbia le stesse caratteristiche di qualsiasi altra grande città.

Proprio ToriNoir (associazione che organizza eventi su questo tema) collaborerà con la città di Bardonecchia dal 13 al 16 settembre, in un festival ispirato al romanzo Montagne in noir. Quattro giornate sulla letteratura noir accompagnata da varie appendici, come gastronomia e mostre fotografiche, incentrate su questo argomento.

Sofia Cordero e Giovanni Laio