Il nome di Don Luigi Ciotti è quasi un simbolo nel nostro Paese. Non semplice prete della provincia torinese, ma uomo attivo nel campo sociale in tutta l’area della penisola, Don Ciotti affianca, da anni, alla sua missione spirituale un grande impegno civile: si è occupato, negli anni, di progetti che prevedevano il recupero di ragazzi nei carceri minorili, e, nel 1965, ha fondato il Gruppo Abele, un’associazione che si preoccupa di dare sostegno a tossicodipendenti, migranti, vittime di sfruttamenti, e di coinvolgerli in attività culturali. Proprio dall’esperienza del Gruppo Abele nasce Lila (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids), di cui Ciotti è stato presidente. Infine, dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio, sorge nel 1995 Libera, associazione di lotta alla criminalità organizzata. Luigi Ciotti parteciperà a due incontri al Salone quest’anno, rispettivamente sul tema delle mafie e delle dipendenze. Quali saranno i suoi interventi, anche alla luce del tema di quest’anno, il Bene, e della presenza di Città del Vaticano come Paese ospite?
Recentemente, Gruppo Abele e Libera sono impegnati nella campagna Riparte il Futuro, che promuove l’ottica della trasparenza nel Paese. Con una petizione online che ormai sfiora le 500 mila firme, le associazioni chiedono che curriculum vitae e la situazione patrimoniale e reddituale dei parlamentari venga resa pubblica sul sito del Ministero, in modo che i cittadini che si apprestano a votare alle comunali e provinciali possano meditare sugli eventuali conflitti di interessi che potrebbero interessare coloro che si apprestano a guidare il Paese. Don Ciotti commenterà gli ultimi sviluppi della vicenda?
Tutti gli occhi sono puntati su di lui.
Ludovica Barbieri
Liceo Classico L.Ariosto
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.