“L’arte tiene unite le civiltà”. Una constatazione di grande significato culturale e valore ideologico. Con queste parole Piero Fassino sostiene la sua convinzione e sottolinea, peraltro, che la cultura è un ponte che scavalca i conflitti, gli odi e l’intolleranza, ma che tali ponti devono ancora essere portati a compimento. Il sindaco del capoluogo piemontese ribadisce il valore unificante della cultura, vettore di dialogo, di tolleranza e di convivenza, facendo anche riferimento allo scenario geografico del bacino del Mediterraneo. Egli sottolinea con forza la necessità di costruire dei solidi legami a livello culturale, per contrastare il fanatismo e il continuo “tentativo di eliminare l’altro”. Dopo Fassino interviene Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi, oggetto di un attentato terroristico avvenuto nel Marzo 2015. Esprime la sua riconoscenza verso l’Italia e Torino in particolare per l’ospitalità accordata, grazie alla quale Tunisi ha stretto legami culturali importanti. Egli fa poi una riflessione affermando che gli uomini sono entrati nel XXI secolo con gli stessi problemi che avevano nel XX e senza aver imparato dalle guerre del passato. Tale riflessione è premessa per ribadire che l’unico elemento di unione tra gli uomini, che hanno scelto la strada dell’individualismo e dell’egoismo, è la cultura, di cui l’arte è un aspetto fondamentale. Il direttore parla dell’ “espressione pura della cultura che va al di là delle frontiere del tempo”. L’arte pertanto è la nostra salvezza, ciò che ci ricorda che siamo tutti quanti figli di un’unico mondo, pur nella molteplicità.

Emma Faccini, Fabrizio Pasqualini

Liceo Ariosto, Ferrara