Agli Stati Generali delle Biblioteche scolastiche, che si sono tenuti il 12 novembre 2019 al Liceo Classico D’Azeglio, si è discusso dell’Agenda 2030 e una tra le tematiche affrontate è stata quella della parità di genere (obiettivo 5).
La scrittrice Domitilla Pirro ha paragonato gli uomini al pesce lanterna, una creatura tripartita che popola le acque marine in profondità. Prestiamo attenzione al disegno:
L’animale presenta le pinnette, che lo guidano; sicuramente sta cacciando un altro pesce che rappresenta il suo target, tuttavia c’è una cosa che si frappone fra il suo desiderio e il suo “target”:cioè la lanterna stessa. Si nota come l’occhio di questo animale è antropizzato, quindi il suo punto di vista è parziale. Se ci pensiamo bene anche il nostro punto di vista è molto spesso parziale…
Un altro fenomeno molto diffuso è quello del doppio standard. Questo dialogo è stato rappresentato da una fumettista indiano che appunto rappresenta delle situazioni stereotipate di famiglie indiane. Infatti si vede bene attraverso questo dialogo il trattamento riservato alla ragazza e quello riservato al ragazzo. Perchè ci deve essere questa disparità?
Il doppio standard spesso si applica anche in situazioni che ribaltano quella precedente. Alcune frasi dette dalle ragazze le delineano in un certo modo, se la stessa frase viene ripetuta da un ragazzo gli vengono attribuite delle qualità negative
(es. Lei:”Non so se riesco a gestire tutto, ho l’ansia”
Lui”Non so se riesco a gestire tutto, ho l’ansia”
Nel primo caso lei è emotiva, lui un debole)
Il bechdel test è stato un altro punto di cui abbiamo discusso; questo consiste nel considerare un qualsiasi programma televisivo, serie tv o libro riflettendo sul ruolo della figura femminile in quel contesto. Abbiamo visto che anche in opere di grandissimo valore(es. “Il Signore degli anelli”) le donne non giocano un ruolo importante.
Ciascuno di noi può, attraverso il consenso e l’informazione, fare in modo che non ci siano abusi o discriminazioni. Dobbiamo metterci nei panni degli altri, questo è il modello dell’empatia (quello che tu soffri mi rimbalza dentro, soffro con te, dentro te).
Anchal Kumari cl.4^F, Galileo Ferraris, TorinoReteLibri
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