Schietto, spontaneo e divertente. Così  è stato l’incontro di oggi con gli autori Claudio Giunta e Daniela Ranieri coordinati da Giuseppe Antonelli, molto bravo nel coinvolgere il pubblico. Con ottime domande agli scrittori, infatti, è riuscito a mantenere viva  l’attenzione dei numerosi spettatori presenti al ridotto del teatro Verdi.

Il principale argomento è stato l’evoluzione dell’italiano e il suo cambiamento nel corso degli anni. La lingua è un’entità plastica soggetta a notevoli e rapidi mutamenti. Quello, che, infatti, una volta era ritenuto imperdonabile errore grammaticale ora la società lo concede, grazie anche alla trasformazione di mentalità.

L’argomento poi spazia sull’eccessivo utilizzo di parolacce. Queste, infatti,  sembrano essere un essenziale aiuto al comico privo di idee, per suscitare la risata del pubblico.  Allo stesso tempo lo spettatore perde man mano la capacità di distinguere la vera comicità, che può dare un messaggio morale, da una invece volgare e disimpegnato. Ma gli autori ribadiscono che la parolaccia può essere utilizzata sapendola misurare al punto giusto evitando, quindi di risultare volgare.

Ultimo accenno lo si fa alla scuola, la quale influisce negativamente sulla lingua italiana ingessandola, rendendola così  noiosa, morta e piena di cliché. Molto più positivo è invece il contatto con la realtà ascoltando la parlata quotidiana piacevole da sentire in una cultura pop più giovanile. Su questo pensiero Giunta appoggia la parlata di speaker radiofonici piuttosto che quella personaggi di alto rango.

Tra scherzi e risate l’incontro ha mostrato una visione molto più ampia e flessibile della lingua italiana moderna.

Alexia Straziemiri, Alessio Biondi

Liceo M.Grigoletti Pordenone