Oggi, domenica 21 maggio 2017, al Salone Internazionale del Libro di Torino si è tenuto un incontro tra Daniela Mazzoli, Giuseppe Zucco, Valerio Callieri, scrittori emergenti italiani, e Andrea Bajani, scrittore vincitore del premio Bagutta nel 2011. Il dibattito si è svolto con un dinamico botta e risposta, il cui tema era centrato sulla scrittura dei loro primi libri.
La prima domanda, rivolta a tutti e tre, riguardava il periodo della loro vita precedente alla stesura dei testi, inclusi i tentativi e i fallimenti; ed era accompagnata da una riflessione personale sul silenzio e sul trattenimento delle parole tipici di uno scrittore alle prime armi. Gli scrittori si sono affiancati ad altri autori per creare il loro stile e il loro linguaggio caratteristico. Un elemento comune ai tre personaggi dei contenuti dei loro libri è una condizione fantasmatica.
L’incontro è proseguito con la lettura di brevi passi tratti dalle loro opere: “Sarò strana io” di Mazzoli, “Il cuore è un cane senza nome” di Zucco, “Il teorema dell’incompletezza” di Callieri. E’ stato un momento ematico e coinvolgente dal punto di vista emotivo perché sono riusciti a delineare il loro carattere attraverso pochi versi.
L’ultimo quesito era incentrato sulle parole e le pagine che gli autori emergenti hanno dovuto tagliare al momento della presentazione del libro alla casa editrice. Tutti hanno dovuto eliminare una parte del testo, ma ognuno ha avuto un approccio diverso, risultando questa mansione più semplice per alcuni piuttosto che per altri.
Frase conclusiva di Bajani è stata un incoraggiamento alla scrittura, interpretabile in differenti modi: “Spesso quando si scrive un libro l’impressione è di esserci senza volerci essere dentro quelle parole”.
Carlotta Mirimin, Beatrice Diana
Liceo Classico Vittorio Alfieri
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.