“Perché non esiste il mondo” è il nuovo libro di Markus Gabriel, filosofo e professore universitario. L’ ha presentato al Padiglione Germania insieme a Maurizio Ferraris, professore universitario di filosofia. Il titolo riprende il concetto generale presente: Gabriel vede il mondo come un insieme di varie realtà, ad esempio quella della religione o dell’arte, chiamati anche campi di senso i quali però non sono unificati. Da ciò estrapola l’idea che il mondo non esista, in quanto non c’è un campo di senso che funge da contenitore, perché altrimenti ci dovrebbero essere campi di senso infiniti.

Un altro tema trattato è quello del cosmopolitismo del pensiero: non ci sono filosofie diverse a seconda delle nazioni; in realtà nemmeno i paesi esistono perchè esiste soltanto l’idea di ciò, infatti siamo tutti nomadi. Riguardo a questo concetto fa un altro esempio: non esistono storie uniche dei paesi, ma ogni volta che nasce un uomo, nasce una storia. Espone ciò esemplificando che per lui la storia tedesca nasce dal 1980, suo anno di nascita. Infatti per lui il cosmopolitismo è eterno, mentre il nazionalismo è una visione moderna.

Costanza Avvico, Matilde Masera #RedazioneAlfieri