Petros Markarīs (Istanbul, 1º gennaio 1937) è uno scrittore, drammaturgo e sceneggiatore greco di grande successo. Nato ad Istanbul, in Turchia, nel 1937 da madre greca e padre armeno, facendo parte di una minoranza etnica, per molti anni non ebbe alcuna cittadinanza, fino a quando non ottenne quella greca nel 1974. L’appartenenza variegata e le differenti culture con cui è venuto in contatto hanno arricchito il suo bagaglio culturale e linguistico ed è tuttora parla e scrive correntemente in greco, turco e tedesco.

Dopo gli studi al St. Georgs-Kolleg, ha perfezionato la sua formazione in  economia a Vienna e Stoccarda. Sceneggiatore e autore di teatro, ha collaborato con Theo Angelopoulos a numerose sceneggiature, tra cui quella del film L’eternità e un giorno, Palma d’oro a Cannes nel 1998. Il suo primo romanzo, Ultime della notte, è stato adattato per una serie poliziesca di grande successo dalla televisione greca.

La celebrità di questo autore in Europa è soprattutto legata alla figura del commissario Kostas Charitos, definito dalla critica internazionale “il fratello greco di Maigret” o “il Montalbano di Atene”, suoi colleghi mediterranei. Il polizziotto greco è il protagonista di una serie di libri (7 romanzi e la serie di racconti raccolta in I labirinti di Atene), che sono stati tradotti in italiano, inglese, tedesco, spagnolo e turco. L’eroe – che racconta in prima persona – è accompagnato nei racconti dai personaggi del suo mondo – la moglie Adriana, litigiosa, sentenziosa e tv dipendente, ma ottima cuoca e molto amata, la figlia Caterina, cocciuta studentessa di legge, il suo capo Ghikas e alcuni collaboratori.L’altro personaggio costante in questa narrativa è l’Atene moderna, afflitta da eterni ingorghi, urbanizzazione dissennata, burocrazia infingarda, piccola e grande corruzione, di cui Markarīs descrive puntigliosamente i percorsi.

Al Salone interviene nel ciclo di conferenze ‘Mettere a fuoco il presente’, pensato insieme al gruppo di lettura degli studenti universitari di Torino, Village People