Noi “cittadini digitali” facciamo parte di una comunità in cui internet e tutti i servizi che offre sono un diritto, anche se spesso, non sapendolo, non ci tuteliamo adeguatamente. Oggi, durante un laboratorio a cura di Save the Children tenutosi presso l’Aula 2030 del Salone del Libro, si è dialogato con dei ragazzini delle medie riguardo al mondo digitale, a quanto esso ormai sia l’unico che conosciamo e, appunto, ai diritti di utilizzo di esso che ognuno di noi ha. Il laboratorio era volto a stimolare un utilizzo consapevole delle tecnologie digitali, rendendo chiaro a chi ha il diritto di usufruirne il fondamento della “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” (CRC), che rappresenta la totalità dei bisogni e dei diritti propri dei giovani. I bambini presenti sono stati invitati a giocare e soprattutto ad esprimere il loro pensiero liberamente: hanno analizzato situazioni quotidiane che sfociano nel cyberbullismo e lavorato sulla dimensione di gruppo. E’ stato chiarito che i giovani sono tutelati dal CRC, che proibisce ogni tipo di discriminazione e maltrattamento online, dà diritto alla privacy individuale e alla libertà di esprimere le proprie opinioni. I partecipanti al progetto sono stati messi in condizione di fare una scelta su come comportarsi in una situazione ipotetica di bullismo scolastico, attuato con il supporto di social network quali Facebook e Instagram, e gli sono state presentate le conseguenze di tali scelte.
GIULIA AMBROSINI
LICEO CLASSICO VITTORIO ALFIERI
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