Inizia oggi l’undicesima edizione di Portici di Carta, un appuntamento che riunisce librai ed editori nel centro di Torino a formare la libreria sotto i portici più lunga d’Europa.
Abbiamo intervistato alcuni degli espositori, confrontandoci con loro e parlando di libri e lettura.
La Biblioteca Scrittori Piemontesi, ad una bancarella sotto i portici di via Roma, ci ha raccontato che partecipa a quest’esposizione letteraria da 4 anni, e ha sottolineato quanto sia una bellissima manifestazione e soprattutto un buon modo per promuovere la lettura.
“È importante soprattutto per aiutare le librerie; al giorno d’oggi si legge poco e si pubblica molto, e rischiamo che le librerie diventino un supermercato.”
Questa casa editrice pubblica libri di saggistica e storie ambientate in Piemonte; ci ha consigliato di leggere “La luna nel quartiere” di Marco Dardanelli.
L’editrice Leone Verde, che pubblica principalmente libri che contengono riflessioni e consigli volti a migliorare il rapporto tra genitori e figli, partecipa invece dalla prima edizione e ritiene che la tecnologia stia minando l’approccio alla lettura. “Per esempio, già quando saliamo in metropolitana per passare il tempo guardiamo il telefono, e non più un libro. Bisogna ritrovare il piacere della lettura anche grazie a queste manifestazioni.”
Consiglio di lettura? “La scuola della guerra”, di Alexandre Najarre. “È un libro interessante, che parla di guerra, speranze e libertà.”
Sara Verhovez, Pietro Zappia
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