Se è vero il detto “Ne uccide più la lingua che la spada” questa ne è la dimostrazione più lampante. E’ infatti attraverso le parole che l’associazione “Se non ora quando” insieme al BookBlog. ha deciso di contrastare lo sterminio annuale di decine e decine di donne in Italia. Il progetto “Potere alla parola!” quest’anno consiste nel trovare espressioni ormai divenute comuni nel lessico quotidiano (grazie anche ai Media) che non dovrebbero essere più utilizzate, soprattutto in riferimento alla violenza contro le donne.
La parola contro la violenza, perchè è proprio la parola lo strumento più potente che l’uomo possiede e senza di essa l’essere umano non sarebbe altro che un animale come tutti gli altri. La parola può convincere a far cambiare idea molto più efficacemente che qualsiasi altro mezzo, perchè entra dentro la mente e tocca le corde più profonde del cuore, ed è per questo che è stata scelta come una vera e propria arma di difesa contro l’inaudita ferocia di cui sentiamo parlare troppo spesso, quasi tutti i giorni, e a cui ormai ci siamo tristemente abituati.
Il salone del libro desidera dire la sua contro la violenza sulle donne, e lo fa creando il progetto “Potere alla parola” con la partecipazione del famoso movimento “Se non ora quando?”.
“Se non ora quando” è un movimento nato nel 2010, formato da donne che vogliono cambiare la situazione del mondo femminile sia sul campo personale sia su quello lavorativo. Vogliono trasformare la loro situazione perché in questi ultimi anni, la donna viene sempre più sovente maltratta dai compagni,mariti,padri,fratelli e anche dal loro datore di lavoro e trattata come se non avesse diritti.
Con questo progetto del salone del libro, si intende dar voce ai giovani e alle donne ascoltando il loro peculiare modo d’esprimersi e attenti alle iniziative che possono nascere. I giovani rappresentano, come tutti sanno, il futuro della società e le donne sono tradizionalmente coloro che la difendano.
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