Gli studenti del Liceo Classico G. e Q. Sella di Biella raccontano il primo incontro con Tito Faraci , l’autore che hanno adottato quest’anno. Buona Lettura! Trovate qui il resoconto dell’autore dopo il primo incontro e il suo articolo dopo il secondo incontro. Infine  ecco anche il resoconto di Tito Faraci sul terzo incontro con la classe che lo ha adottato

Non capita tutti giorni di poter incontrare un autore. Per noi studenti del liceo classico, poi, gli autori sono i temibili autori greci e latini, nella migliore delle ipotesi gli autori italiani da Dante a Manzoni ai grandi del Novecento. E invece un autore in carne e ossa lo abbiamo proprio incontrato, anzi lo abbiamo adottato, e lo abbiamo avuto ospite tra i banchi della nostra classe.

Sapevamo il suo nome, Tito Faraci, ci eravamo documentati su di lui, avevamo visto qualche sua foto. Leggendo il romanzo, La vita in generale, avevamo cercato di immaginarci, tra le righe, come potesse suonare la sua voce. Ma un conto è un’idea, un altro una persona. Quando mercoledì scorso, alla fine dell’intervallo, il nostro autore è entrato in classe, abbiamo subito intuito che quelle due ore sarebbero state davvero un’esperienza interessante. Ci ha conquistati subito. Un modo di fare accattivante, un tono brillante e un po’ informale, una storia personale raccontata come se fosse la trama di un libro o la sceneggiatura di un fumetto. E così, di vignetta in vignetta, ci ha messo sotto gli occhi le tappe della sua vita: le passioni e le esperienze giovanili, anche quelle, così simili alle nostre, degli anni di liceo, i primi incarichi di lavoro e di responsabilità, il mestiere di sceneggiatore e di scrittore versatile. Arrivare a parlare di scrittura e di letteratura è stato naturale, cogliendo gli spunti offerti da chi il meccanismo narrativo lo conosce dal di dentro e facendo domande. Che cos’è lo stile? Conta di più una bella storia o un bel modo di raccontare? Quali sono i grandi maestri? Queste e tante altre sono state le nostre curiosità. E lui non si è sottratto alla nostra interrogazione, anzi. Ha generosamente risposto, rilanciando, su ogni argomento, nuove suggestioni. Solo lo scadere del tempo a disposizione ha messo fine alla piacevole chiacchierata, perché di questo possiamo dire si sia trattato. Adesso aspettiamo i prossimi incontri con la voglia di entrare tra le pagine del romanzo accompagnati per mano da chi di quella storia conosce tutti i segreti.

Trovate qui i tre articoli degli studenti dopo il secondo incontro con l’autore che hanno adottato