Nonostante una famiglia benestante alle spalle e la possibilità di vivere una vita agiata e serena, la scrittrice Gioconda Belli ha dedicato gran parte del suo tempo a ciò che riteneva davvero importante: il suo Paese. L’autrice nel suo romanzo più conosciuto, La donna abitata, denuncia la situazione drammatica che ha da sempre afflitto il Nicaragua, dai tempi dei Conquistadores, i quali sterminarono intere popolazioni, ad oggi. In seguito a questa premessa, il 14 marzo 2019 alle ore 11, Gioconda Belli ha ricevuto dal Comune di Pordenone il prestigioso sigillo della città. La cerimonia ha avuto luogo nella Sala Consiliare del municipio di Pordenone. L’assessore alla cultura Pietro Tropeano ha definito la scrittrice un esempio da seguire e “una valida testimonianza del suo tempo” per essersi da sempre battuta per la libertà di ogni individuo, per l’emancipazione femminile e contro le oppressioni di qualsiasi genere.

L’autrice ha in seguito ribadito ciò che è per lei la scrittura, ovvero una necessità, nonché un mezzo di denuncia. Ha parlato inoltre dell’“effetto-eco” a cui ha dato origine con le sue poesie ed i suoi romanzi, sottolineando la potenza che il singolo individuo può avere nella società.

Successivamente ha avuto luogo la premiazione degli studenti vincitori del concorso “Parole e immagini per Gioconda Belli”. Tale concorso ha coinvolto numerosi ragazzi delle scuole della provincia di Pordenone, che, divisi in due sezioni (biennio e triennio), hanno espresso tramite la scrittura o il linguaggio visivo le loro emozioni e riflessioni nate dall’incontro con l’opera di Gioconda Belli.

Al termine della premiazione, l’autrice ha dedicato ancora un po’ di tempo ai presenti per foto, autografi ed interviste.

Camilla Frara, Mark Marianello, Liceo Scientifico M. Grigoletti Pordenone