Con l’appuntamento con Riccardo Staglianò su lavoro e automazione si conclude il ciclo di incontri “Mettere a fuoco il presente”. L’autore di “Al posto tuo” racconta di un mondo alle prese con nuovi modi di concepire l’attività lavorativa e del sempre più mutato rapporto del cliente con l’acquisto di beni e servizi. Si aprono scenari drammatici per migliaia di posti di lavoro, che rischiano di scomparire tra le nuove tecnologie e di portarsi dietro chi li occupa. Questa la questione che spinge Staglianò a mettere su carta una vera e propria inchiesta sul rapporto tra uomo e macchine, intelletto e manodopera. Si parla di cifre chiare ed allarmanti: il giornalista propone agli spettatori di immaginare quale sia la percentuale di statunitensi impiegati in aziende nate nel nuovo millennio, proprio quelle imprese che propongono attività lavorative altamente tecnologizzate. Tra lo stupore del pubblico, scopriamo che questa percentuale è minima: solo lo 0,1%. Si parla anche di nuove professioni tanto care ai giovani, come quella dello youtuber: le indagini di Staglianò a proposito aprono uno scenario poco roseo, rivelando che anche quello che sembra un mondo dorato fatto di milioni di views e video monetizzati, non permette “di campare”, di vivere con stipendi da sogno. Non tutto è negativo però e la visione dell’autore non è del tutto pessimista: il suo consiglio per i giovani in sala è quello di essere creativi e puntare sempre più in alto con gli obiettivi: un altissimo livello di specializzazione e di conoscenza nel proprio campo può fare la differenza per la salvaguardia del proprio posto di lavoro.
Federica Maggiora e Martina Dattilo
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