Nello scorso ottobre sono stata contattata dall’organizzazione del Salone del libro di Torino, in qualità di docente dell’Istituto Onnicomprensivo L. Pirandello di Lampedusa. La scuola è stata infatti invitata a partecipare al progetto “Adotta uno scrittore”, aperto per la prima volta a scuole non operanti nella regione Piemonte. Facendomi portavoce, ho esteso al Dirigente Scolastico e al collegio dei docenti dell’Istituto la proposta che è stata favorevolmente accolta.
Bisogna precisare che l’interesse da parte del Salone nei confronti di Lampedusa non si limitava alla sola realtà scolastica. L’attenzione era stata attirata anche da un’esperienza maturata sull’isola da un paio d’anni intorno alla Biblioteca per bambini e ragazzi, nata per iniziativa dell’associazione Ibby Italia e gestita da volontari, bambini e ragazzi, studenti della scuola di Lampedusa, guidati da un gruppo di adulti (tra cui la sottoscritta) e da Ibby Italia stessa.
Trattandosi di una località molto lontana e decentrata e tenuto conto delle due realtà coinvolte (per la verità operanti già in sinergia) “scuola-biblioteca per ragazzi”, la formula del progetto sperimentata negli anni precedenti in altri contesti ha dovuto subire alcune modifiche. Innanzitutto lo scrittore adottato avrebbe incontrato gli studenti in una sola occasione e non in diversi momenti nell’arco dell’anno come accade presso le scuole piemontesi; gli incontri si sarebbero effettuati con più gruppi di studenti a scuola e con il gruppo dei volontari in biblioteca. All’evento di chiusura del progetto a Torino, nell’ambito della settimana del Salone del Libro, avrebbe partecipato una rappresentanza di sette studenti di età e classi diverse della scuola media e superiore, scelti tra i volontari più assidui della Biblioteca, la cui partecipazione sarebbe stata finanziata dalla “Fondazione CON IL SUD” .
L’autore “dato” a noi in adozione è stato Fabio Stassi. Già dai primi contatti è apparso chiaro che l’esperienza sarebbe stata felice. Fabio ha manifestato immediatamente la sua disponibilità ad articolare i suoi tre giorni a Lampedusa e i suoi interventi nelle classi secondo le esigenze che io gli ho esposto. Ho notato subito che si è accostato a questa esperienza con grande generosità e con interesse profondo per le caratteristiche di un posto così singolare (specie nell’immaginario di chi non vi si è mai recato) come un’isola geograficamente lontana e nota per aspetti del tutto particolari.
Le aspettative, almeno da parte nostra, non sono state deluse. Gli incontri tra Fabio e gli studenti di ben cinque classi (due prime, una seconda e una terza della scuola media, una prima del liceo scientifico) si sono svolti, nel mese di aprile, in un clima di reciproca simpatia. L’autore (ormai adottato a pieno titolo e con convinzione) ha stimolato la conversazione toccando temi vari e appassionanti: fantasia e immaginazione, fascino e importanza della lettura, tecnica e arte della scrittura. Ha raccontato della sua vita personale e familiare, sollecitando la riflessione sulla condizione di “migranti” che ci accomuna tutti; è riuscito a coinvolgere e a entusiasmare ragazzi di età differenti che gli hanno rivolto tante domande anche sui suoi libri (letti da molti di loro prima del suo arrivo, in modo assolutamente spontaneo e volontario) e sulla sua “professione” di scrittore. Il “Diario” scritto da Fabio durante la sua permanenza a Lampedusa rappresenta una riflessione che conferma la sua capacità di entrare in relazione con persone e situazioni cogliendone, con delicatezza e rispetto, il senso profondo.
La nostra partecipazione al Salone del Libro dal 12 al 16 maggio ha completato un’esperienza definita dai ragazzi coinvolti la più significativa dell’anno scolastico. I sette ragazzi rappresentanti della scuola, accompagnati dalla sottoscritta, hanno avuto modo di partecipare a diversi eventi – sempre accolti con grande affetto e curiosità – e di fare incontri estremamente interessanti: nella trasmissione “Pane quotidiano” hanno ascoltato la testimonianza del Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi; nell’incontro dedicato proprio alla Biblioteca di Lampedusa hanno raccontato con semplicità ed efficacia il loro lavoro da volontari, insieme agli amici di Ibby Italia e allo stesso Fabio Stassi, divenuto ormai un “supporter” del progetto.
Infine l’incontro di chiusura con tutte le scuole e gli autori coinvolti nel progetto “Adotta uno scrittore”, momento che ci ha emozionati in modo particolare: sia gli scrittori che gli studenti coinvolti, nei loro interventi, hanno evidenziato gli aspetti di crescita culturale, ma anche la creazione di un rapporto di amicizia e stima reciproca durante il percorso. Le parole degli studenti, comprese quelle del messaggio rivolto dai ragazzi di Lampedusa a Fabio, confermano con chiarezza la validità del progetto per la formazione culturale e umana dei giovani.
E’ stata un’esperienza che non esiteremmo a ripetere qualora se ne ricreasse l’occasione.
Dietro tutto ciò c’è stato il lavoro intenso e faticoso di un gruppo di persone che ci hanno dato questa grande opportunità: Maria Giulia Brizio e Augusta Giovannoli, in primis, che hanno fortemente voluto la nostra partecipazione e che hanno organizzato con cura e attenzione il nostro lungo viaggio e la nostra piacevole permanenza, rispondendo con pazienza a tutte le nostre richieste. Loro e tutti quelli che abbiamo incontrato durante questa esperienza hanno mostrato grande professionalità, competenza e passione. Ma è soprattutto il loro tratto di gentilezza e sensibilità che rimarrà nel nostro ricordo e nel nostro cuore.
Anna Sardone, Istituto Onnicomprensivo L. Pirandello di Lampedusa
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