Rita-al-khayatIn occasione del Salone Off,l’intellettuale marocchina Rita El Khayat è stata ospite  nella circoscrizione 8 (San Salvario) all’istituto tecnico superiore ”Giulio” per la presentazione del suo libro Lettere da Casablanca. E’ il primo esempio di epistolario tra una donna (l’autrice) e un uomo (Abdelkebir Khatibi, anche lui scrittore di fama internazionale) entrambi di origine islamica.

Attraverso le 59 lettere  -scritte dal 1995 al 1999 e pubblicate molto più tardi –  i due scrittori intraprendono un “viaggio” tutto in lingua francese nel quale si soffermano a riflettere su alcune parole e sul loro significato.

Una di queste è aimance, parola francese che significa amore corrisposto. E’  una delle 50-60 parole che per arabi e francesi esprime l’amore, e ognuna a modo suo racchiude un significato differente. Lo scambio di lettere crea tra i due scrittori  un rapporto  profondo.

Lettere da Casablanca,  pur essendo opera di  due scrittori di origine islamica, uno dei quali purtroppo deceduto 5 anni fa, non è mai stato tradotto in arabo, ed è una cosa che la signora El Khayat reputa “molto triste”.

Oltre a essere una scrittrice, Rita El Khayat è antropologa, dottoressa e psicanalista, è stata anche attivista una sola volta in occasione della marcia femminile a Rabat, che è la città  dove è nata e cresciuta.

L’ emancipazione femminile per le donne del suo paese, il Marocco, è stato un suo grande impegno. Ha anche scritto una lettera al Re Mohamed VI in cui chiedeva di portare la maggior età ai 18 anni sia per i ragazzi che per le ragazze e per le ragazze  come età minima per il matrimonio.

Per tutto questo   è stata candidata al premio Nobel per la pace.

Con gli studenti la scrittrice ha ragionato soprattutto sui due due tipi di letteratura: la letteratura araba e la letteratura francese e ha spiegato che vorrebbe una letteratura anche araba dialettale perché ritiene più utilizzato il dialetto che l’arabo classico, ma oggi non è ancora possibile.

L’incontro ha suscitato spunti di riflessione per i ragazzi, e dopo le domande dei ragazzi della 3D e le risposte della scrittrice l’evento, che è stato a nostro giudizio molto interessante, si è concluso.

Martina Principe, Giulia Trevisanutto, Erica Lonardi
Istituto tecnico superiore Giulio