Il 15 febbraio di quest’anno, i ragazzi del liceo Ariosto hanno ospitato al teatro Boldini uno degli eventi del progetto Galeotto fu il libro.
L’ospite di quest’incontro è stata Rosella Postorino, vincitrice del Premio Campiello 2018 con il romanzo Le Assaggiatrici, che ha ispirato numerose domande e persino due sviluppi alternativi.

Il romanzo narra di Rosa Sauer, donna tedesca scelta come Assaggiatrice di Hitler tra le abitanti di Gross-Partsh, località della Prussia orientale. La routine di questa giovane donna è spezzata tra la fedeltà al marito Gregor e la passione per il tenente Ziegler, tra i ricordi antinazisti del padre e il dovere verso il Führer.
Il lettore viene catapultatio in una nuova visone della realtà, mai raccontata prima, dove donne innocenti, non importa che fossero sostenitrici o meno del Partito, sono costrette a mangiare cibi deliziosi con il terrore continuo che quello sia il loro ultimo pasto, la loro ultima cena.

“Contai di nuovo le convitate. Eravamo in dieci, non era l’ultima cena”

Per scrivere questa storia Rosella Postorino si è ispirata alla storia di Margot Wölk, assaggiatrice di Hitler vissuta fino ai giorni nostri. La scrittrice ha anche tentato di intervistarla; tuttavia, poco prima del loro incontro, la donna è deceduta, lasciando irrisolti molti dubbi su cosa sia accaduto realmente tra le quattro mura di quella mensa.
Allora, la Postorino si è domandata come lei avrebbe reagito in quella situazione, facendo nascere così Rosa Sauer.

Nel gruppo del progetto, i ragazzi partecipanti si sono suddivisi i compiti, lavorando sulla trama, sulle domande da proporre all’ospite fino a un booktrailer, recitato dagli studenti stessi e mostrato poi durante l’incontro, suscitando lo stupore e l’ammirazione da parte dell’autrice, la quale si è congratulata per l’impegno messo dai ragazzi.

Successivamente sono stati letti i due sviluppi alternativi, scritti da tre studentesse del progetto.
Il primo parla di un timore che Rosa sente nascere durante gli atti finali del libro, impaurita dall’essere incinta del tenente Ziegler. Timore, che nello sviluppo alternativo, si realizza, facendoci vedere la reazione di Rosa e di come essa desideri ardentemente tenere quel bambino, anche se non è il figlio di suo marito, prendendo infine la decisione di nascondere quel segreto anche al tenente.

“La punizione era finalmente arrivata: non era stato il veleno, non era stata la morte. Era la vita.”

Il secondo, invece, riguarda la storia di un’altra Assaggiatrice, Elfriede Kuhn, personaggio enigmatico che fin dall’inizio del libro trasmette al lettore la sensazione di nascondere qualcosa. Sensazione reale che nello sviluppo della storia conduce alla sua cattura e mostra i suoi pensieri prima di sparire per sempre.

È rischioso mescolarsi con chi non è come te. A volte però non c’è scelta”