Questa mattina alle ore 10 si è svolta la passeggiata letteraria  numero quattro della decima edizione dei Portici di carta. Il tema era la scoperta dei luoghi più importanti della zona San Salvario di Torino. Quartiere che ebbe una grande importanza nella vita di numerosi autori italiani, tra i più conosciuti Primo Levi, Natalia Levi Ginzburg, Augusto Monti, Carolina Invernizio ed infine Umberto Eco, al quale è dedicata l’intera edizione di Portici di carta.

Case, collegi universitari, sinagoghe e perfino istituti scolastici: sono questi i luoghi dove pazientemente Silvia Nugara ha guidato le circa sessanta persone partecipanti. Così introduce:

Il quartiere San Salvario oggi è conosciuto per l’ indice di criminalità e per la sua attiva vita notturna, ma molti non sanno che è un vero e proprio covo di edifici e luoghi importanti per molti degli scrittori del ventesimo secolo, e non solo, che hanno vissuto parte della loro vita qui a Torino. 

La passeggiata ha avuto inizio dai luoghi legati alla memoria di Primo Levi, partendo dall’edificio numero quarantasei di corso Massimo D’Azeglio, ovvero l’Istituto di fisica sperimentale, dove l’autore diede il suo esame di laurea. Il percorso è poi continuato verso la Casa del quartiere in via Morgari, luogo particolarmente importante per Natalia Ginzburg, che abitò nella stessa via, per poi ancora passare alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo in largo Saluzzo, ricordato da Augusto Monti come parte della sua giovinezza ai tempi in cui frequentava il ginnasio.

Giunti quasi al termine della passeggiata, Silvia Nugara ha accompagnato i partecipanti al Collegio universitario, dove Umberto Eco e molti altri scrittori alloggiarono durante la loro giovinezza. È grazie ai ragazzi che oggi occupano la stanza centoventitré, che fu di Eco studente universitario per ben quattro anni, se oggi abbiamo potuto affacciarci su via Galliari, la stessa dove il pittore Felice Casorati aveva la sua casa-studio, e guardare con gli occhi del giovane scrittore.

La passeggiata è proseguita fino alla sinagoga di piazza Primo Levi, luogo che richiama non solo i ricordi dell’omonimo autore, ma anche l’anima multiculturale che Torino ha sempre avuto. Infine l’itinerario si è concluso alla casa della scrittrice Carolina Invernizio al numero quattro di via Goito.

Per tutto il cammino e durante le soste, la passeggiata è stata accompagnata dalla lettura di molte citazioni dai libri degli autori, ciò ha aiutato i partecipanti a costruire un complesso disegno dell’anima di Torino: una città universitaria, centro di vita mondana, ma allo stesso tempo di eleganza, cultura e religione, insomma una città dai mille volti, e anche dai molteplici scrittori.

Emanuela Infante, Liceo Germana Erba, tutor Fuorilegge