Si pensava l’incontro come l’attesa e prevedibile presentazione dell’ultimo libro di Marco Malvaldi “La misura dell’uomo” (Giunti), ambientato nella Milano di Ludovico il Moro e di Leonardo da Vinci; l’incontro si è rivelato invece un interessante percorso attraverso la musica e gli autori che con la musica hanno giocato. Da Gustav Mahler a Gioacchino Rossini, molti musicisti hanno scherzato con le note; chi, come John Cage, componendo brani fatti di battute vuote, chi, come Stockhausen, combinando musicalmente elicottero e violoncello. Erik Satie, invece, ha composto un pezzo destinato a durare dalle 9 alle 24 ore, ma formato essenzialmente da tre battute ripetute per ben 4192 volte. Leonardo stesso era stato chiamato a Milano come musicista e il suo primo lavoro fu un rebus contenente nella sua soluzione la lettura di note musicali. Malvaldi, accompagnato al pianoforte da Carlo Pernigotti, ha anche cantato sulle arie di Rossini, sfoderando inaspettate capacità tenorili.
Ha poi concluso l’incontro, con il sottofondo musicale di un brano di Rossini, “Un petit train de plaisir”, affermando che “La vita è come un treno in corsa: nonostante esso possa a volte deragliare, non bisogna mai perdersi d’animo ma, anzi, affrontare tutto con un sorriso”.
Ambra Aquaye e Emma Manassero, IC Caduti di Cefalonia-Mazzini
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