Il caffè letterario, fra i suoi tanti ospiti, questa volta ci presenta una signora in rosa, con gli occhi spalancati e un sorrisone in viso. E’ Milena Agus e ci parla di “Sottosopra”, il suo ultimo libro, che racconta di una casa e di storie che si incrociano.
Sorride molto e ci confessa che nei suoi libri ha spesso la tendenza a trovare il buono, ad offrire possibilità alternative; pensa che nel mondo convivano 2 equilibri, l’ordine e il disordine. Ed è proprio da questo disordine che nasce il titolo, volto a sottolineare che niente è quello che deve essere.
Le chiedono se esista la normalità e per la risposta utilizza una pagina del suo libro: “Essere normale significa essere simile agli altri. Ma se sei un pazzo in un manicomio, allora sei normale?” Evidentemente la risposta è molto più semplice: la parola “normalità” non vuol dire niente.
E anche se dice di non sentirsi una scrittrice, è arrivata al suo quarto libro, tutti di discreto successo, e soprattutto tutti ambientati in una Cagliari affascinante, misteriosa, che per tutta la sua infanzia, dalla sua casa di Genova, ha rappresentato una favola: “ho vissuto tutta l’infanzia a Genova ed era bella perché somigliava alla Sardegna”.
Ed ecco passata un’ora con una donna interessante e curiosa, per cui “scrivere è come un gioco al posto di studiare”.
Ilaria Pirchio
Francesca Valente
1D, Liceo Alfieri
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