La Scuola Jaquerio di Buttigliera Alta ha scelto come libro che meglio rappresenta, dal punto di vista letterario, gli ultimi venticinque anni Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda. Lo stesso libro è stato scelto anche dal Faccio di Vercelli. La motivazione della scelta del Jaquerio: ” Nella forma di una lunga favola risulta accessibile a tutti per la sua delicata semplicità e la prosa snella e mai retorica. Si presta facilmente ad una lettura a differenti livelli ed offre lo spunto per riflettere su una molteplicità di temi (interessanti, sempre attuali…).L’amore per la natura, l’amicizia, la generosità disinteressata e la solidarietà che diventa “palpabile” nelle parole del gatto Colonnello: “Andremo assieme. I problemi di un gatto del porto sono i problemi di tutti i gatti del porto”; e ancora il rispetto e l’amore per chi è diverso, la fedeltà ad una promessa, il valore del prendersi cura e il doppio ruolo dell’uomo che è responsabile dell’inquinamento, ma sa mostrare il suo volto migliore nella persona del poeta, sensibile e nobile d’animo. Lo spunto narrativo offre la possibilità di considerare come il processo di crescita, per cui ogni adolescente prende coscienza di sé e diventa adulto, sia il risultato di un enorme sforzo personale più o meno cosciente e dei contributi di chi gli vive accanto. Il volo diventa simbolo prima di salvezza, poi di realizzazione piena delle proprie potenzialità, aspirazione legittima, a volte contraddittoria e non facile di tutti gli uomini. Dunque romanzo di formazione, favola, lunga metafora o semplicemente una storia, come la intitola l’autore, che diventa anche lungometraggio d’animazione di successo in Italia con l’approvazione e la partecipazione dello stesso Sepulveda che presta la voce al poeta.”
La scelta dello scrittore che la scuola ha adottato, Marco Tomatis, è invece ricaduta su Il GGG di Roald Dahl. La scelta illustrata dalle parole di Tomatis: “Con una certa elasticità sui termini temporali proposti, il libro che ritengo più significativo, almeno relativamente alla letteratura per bambini e ragazzi, ma si potrebbe benissimo sostenere anche in assoluto considerato le conseguenze che ebbe la sua pubblicazione, penso sia il GGG di Roal Dahl. L’edizione originale in inglese è di qualche anno precedente, ma la sua uscita in Italia nel 1987, vale a dire esattamente 25 anni fa, una coincidenza curiosa ed interessante con la nascita del Salone del libro, inaugurò la collana “Gli Istrici” di Salani, curata da Donatella Ziliotto, e segnò di fatto l’inizio di una stagione nuova e ricca di risultati positivi per la letteratura infantile in Italia.”
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