Lettori non si nasce, si diventa. Questo è il concetto principale che Giusi Marchetta affronta insieme a Paolo di Paolo all’interno del suo ultimo libro “Lettori si cresce”, presentato al Salone del Libro 2015. Secondo l’autrice i ragazzi non si avvicinano ai libri perché trovano che leggere sia difficile e noioso, dal momento che pensano che non ne valga la pena. Infatti non recepiscono il vero messaggio che il libro vuole trasmettere, considerandolo solo come una perdita di tempo che non appaga. Per aiutarli gli adulti devono accompagnarli lungo questo ripido pendio, mostrando loro che i libri hanno un valore e aiutandoli a capire quali siano quelli adatti a loro e quelli che non avrebbero mai preso in mano da soli. Per quanto riguarda la scuola, i professori costringono gli alunni a leggere libri distanti da loro, nei quali non riescono a immedesimarsi; quindi, quando gli insegnanti dicono che i ragazzi di oggi non sono più sensibili perché non si appassionano a ciò che studiano e leggono, sbagliano. I ragazzi non sono insensibili, anzi: l’unico loro ostacolo è che non sono toccati da quello che studiano. I professori devono quindi informarsi sulle cose che interessano ai ragazzi per iniziare a stimolare il piacere della lettura.

Redazione Alfieri, Alessanra Marcati e Matilde Masera