Il secondo appuntamento della rassegna , che si è tenuto all’ nell’Auditorium Rai, ha unito la solennità di un luogo, dove solitamente risuona la musica classica, con un sound più innovativo e contemporaneo. Ad accogliere il pubblico è un foyer dall’atmosfera lounge, con luci soffuse e un sottofondo musicale che non disturba il chiacchierio mondano. Ad occuparsene è il dj di musica elettronica Bienoise che, grazie alla collaborazione tra Club to club e la Rai, ci ha intrattenuti con un nuovo e particolare stile. Età e mode si mescolano tra il pubblico presente al concerto. Sia chi indossa il pelliccioto sia chi sfoggia i risvoltini si ritrova, per una sera, sotto lo stesso tetto, guidato da una passione comune.                       

Passando nella sala concerti dell’ Auditorium il tono si fa più cerimonioso ma comunque in armonia con lo stile dell’evento. I musicisti, infatti, solitamente in abiti lunghi e frac, possono concedersi di indossare abiti casual ma con il limite del nero. Iniziato il concerto l’uditorio è stato subito catturato dalla raccolta, di cinque brani classici, creata da Salvatore Sciarrino per orchestra e fisarmonica. Con quest’ultima l’autore ha specialmente sorpreso proponendo suoni inusuali. A seguire è una prima esecuzione assoluta del brano Vardzia, del 27enne Gabriele Cosmi, poi rielaborata durante il secondo intervallo sempre da Bienoise.
Il concerto riprende con un brano tratto dai testi di Joyce e messo in musica dall’artista coreana Unsuk Chin per orchestra e soprano che ha creato un sottile gioco di rimandi con timbro molto raffinato. A concludere è lo spagnolo Luis de Pablo che per la prima volta propone un’esecuzione integrale di tre suoi testi scritti tra il 1986 e il 2008.
Un tale evento, come ha detto Bienoise, è fondamentale per sviluppare cultura, curiosità ed apertura da parte di due pubblici vicini seppur nettamente separati.

Giulia Giacomino, Beatruce Rossini
Liceo classico Vittorio Alfieri