Amnesty International, la più grande comunità mondiale di difensori dei diritti umani, è oggi al Salone Internazionale del Libro per parlare di sogni e di libertà, attraverso colori, frasi e disegni racchiusi in un libro per i più piccoli.
Sogni di libertà (Gallucci) è un libro composto da citazioni di persone che hanno combattuto per i propri ideali. Malala che voleva andare a scuola, Mandela che voleva diritti uguali per tutti, e Anna Frank, che voleva semplicemente essere se stessa. E con loro molti altri che hanno saputo affrontare le difficoltà incontrate sul cammino per raggiungere la propria meta: la Libertà, senza sconti per nessuno. I bambini sono stati i primi a entrare nel MultiLab e a correre per occupare la prima fila, armati di cuscini, fogli colorati e pennarelli, attenti a non perdersi nemmeno una parola di Osvalda e Ilaria.
“Che cos’è per voi la libertà?” hanno chiesto le due volontarie ai piccoli. Subito si sono alzate molte manine: pace, uguali diritti, non comandare nessuno, essere liberi di pensare e fare ciò che si vuole.
“Quando disegno, è come se una voce mi gridasse dentro” afferma Ali Ferzat, caricaturista e attivista siriano, la cui citazione è riportata nel libro. E così hanno fatto anche i giovani lettori! “Disegnate anche voi il vostro sogno!” Chi ha disegnato cuori, ali, case, scuole, lavoro. I sogni dei bambini sono davvero grandi: Francesco, vorrebbe che tutti potessero andare a scuola; Giulia vorrebbe che tutti avessero un lavoro; Alessandro ha il sogno di diventare veterinario perché ama la natura; Benedetta, che vuole diventare fioraia; Lisa, che vorrebbe che il mondo fosse più colorato; Anna vorrebbe che tutto il mondo imparasse a sognare, mentre Chiara dice: “In questi anni ho scoperto che l’amore è infinito“.
“Non bisogna permettere alla paura di impedirci di fare ciò che è giusto” dice invece Aung San Suu Kyi, vincitrice del Premio Nobel per la Pace del 1991. Osvalda e Ilaria hanno distribuito ai bambini delle maschere, e questa volta il loro compito era quello di rendere buffe e stravaganti quelle “facce brutte”. “Mettiamo una faccia brutta ai dittatori, così non ci faranno più paura!” hanno detto le due volontarie.
In molti Paesi le libertà dei più piccoli sono represse; non possono andare a scuola, alcuni non possono nemmeno giocare. È per questo che Amnesty International è qui oggi. Per denunciare che sono molti i bambini che non hanno un sogno di libertà, ma che sono proprio loro, i più piccoli, il nostro futuro, ad averne diritto.
Eleonora Mantovani, Liceo Scientifico Galileo Ferraris, tutor Fuorilegge; Paula Voerzio, Scuola Media Caduti di Cefalonia.
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.