La conferenza tenuta da Fabio Chiusi e Francesco Pace si è svolta come un vero e proprio dialogo: l’argomento principale dell’incontro è stato il rapporto tra la realtà e il futuro che ci attende.

Lo scrittore si è ricollegato alle tematiche presentate nel suo libro, Black Mirror, basato sull’omonima serie tv. Ci si è concentrati sul mostrare quanto i problemi presenti nel libro siano complessi, ma allo stesso tempo vicini alla nostra quotidianità. Per dimostrare ciò, il mediatore, Francesco Pace, ha più volte presentato esempi personali e ha coinvolto quindi anche l’autore. Tra i temi ricorrenti ritroviamo quello della solitudine da disconnessione: è ormai diventata comune la sensazione di isolamento nata dal voler dipendere sempre meno da strumenti tecnologici.

E’ ormai diventato difficile capire quanto la tecnologia eserciti su di noi un’influenza a tratti preoccupante. Infatti si è rivelata essere anche lo strumento più diffuso per fare propaganda politica.

Ma, come evidenziato da Fabio Chiusi, in realtà la comunicazione politica è nulla: i politici fanno spesso credere in modo illusorio ai cittadini di essere impegnati in attività per il bene comune sebbene non sia realmente così.

Sono stati inoltre sollevati altri quesiti, tra cui quanto effettivamente ognuno di noi possegga ancora un libero arbitrio in quanto stiamo, a causa dei social media, perdendo la nostra privacy, in un mondo ormai non lontano dai futuri distopici presentati nei film.

Giacomo Bosco e Sara Zanardi