Si comincia con una parola difficile: editto. Che cosa vuol dire? Nessuno tra il pubblico sa rispondere. A spiegarlo ci pensa Beatrice Masini, che essendo la scrittrice del libro è anche l’autrice dell’editto di cui si parla nel romanzo: quello emesso dal Sire, che bandisce i cani dal regno. E oltre a spiegare il significato di questa parola, ci invita a contrastare gli editti e le decisioni ingiuste, ribellandoci. «Esistono molti modi di ribellarsi – dice Beatrice – uno di questi è la rivoluzione, che può avvenire con le armi, danneggiando fisicamente persone o cose, oppure ci si può opporre passivamente, ribellandosi alle decisioni, senza aggredire nessuno». Secondo l’autrice, bisogna sempre prendere una posizione e non lasciare che gli altri prendano le decisioni per noi, perché la libertà ed il modo di pensare di una persona sono cose irrinunciabili nella vita.

La storia di ribellione raccontata da Beatrice Masini è quella del suo ultimo libro: Solo con un cane, pubblicato da Fanucci. È la storia di un grande viaggio e di una grande amicizia. «Non viaggio molto, se non per lavoro» dice Beatrice «I veri viaggi sono quelli che racconto nelle mie storie». L’amicizia è quella tra un ragazzo e il suo cane, un’amicizia che riesce a superare ogni ostacolo: anche l’ingiusto editto del Sire.

Dopo la presentazione iniziale, il microfono viene preso d’assalto dai giovani lettori che compongono il pubblico, che pur non avendo letto il libro presentato dalla Masini, hanno sommerso di domande la scrittrice. Ne vorremmo condividere qualcuna con voi:

  • Perché ha scelto come protagonista del suo libro proprio un cane?
    «Io, fin da bambina, ho sempre desiderato avere un cane e ho pensato che scrivere una storia incentrata sull’amicizia tra un cane e un ragazzo poteva essere divertente, ma anche toccante. Io voglio molto bene al mio cane, e infatti il cane protagonista del romanzo ha lo stesso nome del mio.»
  • Ha sempre desiderato fare la scrittrice, fin da bambina?
    «Si, già da piccola, ero decisa a diventare una scrittrice, e ho fatto tutto ciò che potevo per realizzare questo sogno».
  • Il titolo dei suoi libri lo sceglie prima di iniziare a scriverli o dopo averli finiti?

«Dipende dal romanzo. Alcuni racconti nascono con il titolo già scritto; per altri devo faticare molto prima di trovare quello appropriato.»

La scrittrice ci ha lasciato con due consigli: Leggere il libro Il maestro nuovo, da lei tradotto e andare a visitare la città di Londra!

 

Hind, Sara, Stefano e Marco_Redazione Fuorilegge

 Scuola Peyron – Fermi