Perché vuoi stare qui se rimarremo senza lavoro, se non potremmo più parlare tedesco, se distruggeranno il paese?
Perché qui ci sono nato, Trina. Ci sono nati mia madre e mio padre, ci sei nata tu, ci sono nati i miei figli. Se ce ne andremo, avranno vinto loro.
Queste semplici parole riassumono il contenuto del libro Resto Qui, ambientato a Curon (Sudtirolo, Alto Adige) durante il ventennio fascista. La storia viene raccontata in prima persona da Trina, madre giovane e bella, segnata dal dolore per la scomparsa della seconda figlia, Marica. Nel pieno della seconda guerra mondiale, seguirà il marito Erich nelle montagne come disertori, pronta a tutto pur di salvare la vita all’uomo che ama. Sono anni difficili per i due, che però non si fanno abbattere. La costruzione di una diga, la diga del lago di Resia, cambia però le carte in tavola: un paese, da sempre abitato da persone, è ora sommerso. “Il progresso vale più di un mucchietto di case”.
Il romanzo è essenziale: con la sua costruzione sintattica costituita da periodi semplici e lapidari e grazie al lessico poco ricercato, va dritto al cuore nel descrivere fatti, situazioni e sentimenti, dando origine ad una lunga lettera interiore che Trina scrive con la sua immaginazione alla figlia scomparsa. Affascinante inoltre la scelta di Balzano di narrare la triste storia di questo paese dal punto di vista di una donna, riuscendo a trasmettere la sensibilità in dono solo alla mente femminile.
Il libro ha una narrazione semplice ma emozionate che ha lo stesso fascino dei racconti narrati dai nonni, dai vecchi del paese, da chi ha vissuto la Storia sulla propria pelle. L’autore è riuscito a descrivere pur con parole semplici, emozioni molto più complesse, come la profonda tristezza, il dispiacere ed il senso di abbandono di qualcosa a cui si tiene molto. Scoprire la storia di questo paesino è interessante e intrigante al tempo stesso con i suoi personaggi a cui ci si affeziona facilmente.
L’incontro con l’autore è avvenuto il 18 gennaio 2019 nella splendida Sala delle carte geografiche del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Balzano è riuscito a conquistare tutti gli studenti presenti con risposte profonde prendendo in considerazione tutte le sfaccettature del libro. E ha fatto riflettere sugli aspetti di vita di Trina e Erich, impegnati a rimanere fedeli alla loro terra e ai loro valori. Aspetti di vita comuni a tanti altri uomini e donne. A tutti noi.
Valente Gloria e Ferro Carlotta
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