Nei pressi del Chiostro San. Paolo si è tenuto l’incontro con Camelot sull’accoglienza dei migranti. Si tratta di un progetto molto innovativo che mira ad offrire ospitalità ai profughi da parte di famiglie residenti nel territorio.

Vesta è il nome di quest’iniziativa, presentata dall’amministratore delegato di Camelot, Carlo De Los Rios. Alla base di questa attività c’è l’intenzione di supportare l’integrazione di chi, da profugo, entra a far parte della società. Le famiglie che aderiscono non si limitano ad offrire vitto e alloggio ai rifugiati, ma li sostengono e aiutano ad assumere autonomia. Il progetto dura in media dai 6 ai 9 mesi, il tempo adeguato per permettere loro di trovare un lavoro ed imparare le basi della lingua italiana. Per partecipare a questa iniziativa le famiglie devono contribuire con un sostegno economico in media di 350€ al mese. “Non è assistenzialismo” ribadisce un collaboratore, perché si tratta di condividere la loro cultura all’interno di una famiglia italiana e non di calpestarne la loro dignità.

Il dibattito è terminato con una testimonianza di questo progetto. La famiglia insieme al ragazzo ospitato hanno raccontato la loro esperienza delineandone i numerosi aspetti positivi. Tutto questo dà speranza alla città di Ferrara e all’Italia, speranza di migliorare il rapporto di integrazione con l’aiuto reciproco.

Benedetta Crivellaro (liceo Ariosto)
Alessandra Carisio (liceo Alfieri)