Pubblichiamo il resoconto del primo incontro tra la scrittrice Giusi Marchetta e il CPIA di Cuneo. Ringraziamo l’insegnante Barbara Presenti per averla scritta e avercela mandata e Giusi Marchetta per la foto. Il loro prossimo incontro è in calendario il 23 marzo prossimo.
02/03/2018 Un venerdì di neve, un pomeriggio di nuovi incontri
Punto di partenza: stazione ferroviaria di Cuneo; incontro la nostra Ospite, la scrittrice Giusi Marchetta, alle 12.34 circa e decidiamo di chiacchierare prima di incontrare i ragazzi e le ragazze dell’Obbligo mangiando qualcosa poco più in là della stazione. Giusi è solare ed aperta, un’entusiasta come avevo già intuito dagli scambi telefonici. Parliamo di noi, della scuola, dello scrivere e soprattutto del comunicare: come comunicare? Quali parole? Quali ricordi e sensazioni dietro e dentro quelle parole? Si fanno le 13:40 e andiamo verso la scuola….
Destinazione: CPIA di Cuneo, aula dell’Obbligo; gli studenti sono già in classe, qualche assente in verità. Abbiamo concordato di vederci nel primo pomeriggio ed è stata una buona idea visto che con le nevicate sarebbe stato più disagevole per tutti rientrare a casa più tardi. Ci salutiamo e la nostra Ospite comincia a parlare con i ragazzi, chiede i loro nomi, anzi prova ad indovinarli aiutata e ‘depistata’ allo stesso tempo: chi si presenta con il suo nickname, chi con il nome dell’altro e alla fine chi rimette ordine fra le identità. Bello cominciare così, giocando con identità e nomi…(penso: Ulisse-Nessuno, e che cos’è un nome? chiede Giulietta ascoltata di nascosto da Romeo). Giusi ed i ragazzi parlano del significato di rispetto, dell’uso del tu, del rapporto insegnanti – studenti e la mia mente comincia a viaggiare e qualcuno se ne accorge: ‘prof sembra in un trip’…che dire, u got me!
Il viaggio: luoghi, ricordi, impressioni, persone. Giusi invita i ragazzi a parlare dei posti che hanno visitato, che vorrebbero visitare, con chi erano durante quei viaggi, cosa è rimasto nella loro memoria e la lavagna si riempie di città, paesi, ognuno scrive i ‘propri luoghi’ e quei posti sono immagini della mente ed esperienze reali insieme. Improvvisamente vorrei partire per un luogo lontano, dove nessuno mi conosce, la libertà del dover ancora arrivare….l’atmosfera si vivacizza, ci sono dei momenti di confusione, è difficile coinvolgere tutti in un’attività appunto ‘libera’ ma che richiede di condividere pensieri e parole, di ascoltarci reciprocamente per conoscerci e per diventare più curiosi, attenti alle nostre emozioni e a quelle degli altri.
Grazie Giusi, perché hai scelto di ascoltarci e di farti conoscere in queste due ore di un nevoso pomeriggio a Cuneo.
A presto
Barbara Presenti, docente del CPIA di Cuneo
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